Di Luca De Lellis. In una partita rimandata di un’ora e un quarto a causa del contrasto tra Lega Calcio e il ministro dello sport Vincenzo Spadafora sul tema Corona virus, la Spal ritrova una vittoria fondamentale in ottica salvezza, specie dopo le 5 sconfitte consecutive che l’avevano relegata a fanalino di coda del campionato. Ora sono “solamente” 7 i punti di distacco dal Genoa quartultimo, e le chance di restare nella massima serie sono leggermente aumentate. Sono di queste ore le parole del ministro degli esteri Di Maio che ha ribadito le posizioni del Governo e del ministro Spadafora: “E’ meglio non giocare e dire stop al calcio. Perchè se ci sono dei giocatori positivi al virus, questi a loro volta possono contagiarne degli altri e, tornando a casa, possono attaccarlo ad altri cittadini.” In ogni caso, se la decisione sarà quella di mandare avanti la stagione, per la squadra guidata dall’ex CT dell’under 21 della Nazionale, Luigi Di Biagio, si prospettano 12 finali da giocare con il “coltello fra i denti”.La notizia più bella per il tecnico è sicuramente il fatto che i suoi giocatori non hanno mollato, credono ancora a quello che sarebbe un traguardo straordinario per il club di Ferrara, ovvero la terza permanenza di fila in Serie A. Ovviamente tutte le residue speranze sono riposte sulle spalle di uno degli attaccanti più sottovalutati del campionato, Andrea Petagna, che dopo i 17 gol dell’anno scorso, si sta riconfermando il trascinatore assoluto della squadra, raggiungendo anche in questa stagione la doppia cifra abbondante quando mancano ancora una dozzina di partite.
Una sconfitta che fa male, al contrario, per il Parma. Nonostante gli emiliani stiano disputando ancora una volta un campionato sopra le righe, questo 0 nella casella dei punti significa presumibilmente l’addio al sogno europeo. Se ne esisteva uno, infatti, questo era il match che avrebbe dovuto consacrare la maturità della squadra di D’Aversa ed ora, anche se sono solo 4 i punti che la distanziano dal Napoli (ma con una gara da recuperare), pensare di poter battere i partenopei in un mini-ciclo di dodici partite sembra pura utopia. In due gare, tra andata e ritorno, il Parma non è riuscito a conquistare nemmeno un punto con l’ultima in classifica, per non parlare del pareggio in casa con il Brescia. Se i “Crociati Ducali” non riusciranno ad accedere all’Europa League dovranno probabilmente rimpiangere queste partite qui, perchè la differenza tra una grande squadra ed una medio-piccola è la capacità di riporre le stesse motivazioni, lo stesso livello di attenzione sia con i top club che con le formazioni di rango minore.

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