Dii Rachele Masi. Aumentano la paura e la tensione riguardo il Corona virus; infatti le disposizioni che invitano le persone a non uscire dalle proprie abitazioni, mentre i luoghi che prima erano affollati, adesso sono chiusi, a partire dai centri commerciali, dai musei, ma anche molti teatri, cinema e sale per concerti hanno bloccato l’ attività per un tempo limitato.
Le notizie continuano a variare ogni ora che passa. Vi sono, anche, tutorial che spiegano come lavarsi correttamente le mani.
Si evitano abbracci, baci, qualche pacca sulla spalla amichevole, vi è molta più attenzione a starnutire, tossire, oppure a toccare qualche oggetto o superficie estranea; insomma, si sta facendo a meno di avere contatti fisici con le altre persone che siano famigliari, amici e conoscenti.
L’ ansia e l’ angoscia crescono, ma cosa si può fare per gestire questa difficile situazione?
Di ora in ora, diventa sempre più importante che le persone tutte, non ignorino l’ importanza della quarantena, e che non vadano nei locali rimasti ancora aperti nonostante il Corona virus, come ad esempio bar, pub, ristoranti, ignorando il pericolo che, invece, potrebbero correre le persone non in salute (anziani, adulti con malattie).
Ci vorrebbe, persino, più severità nell’ atto di garantire multe a chi esce di casa.
Il governo sta predisponendo misure per aiutare economicamente i settori in difficoltà come famiglie, imprenditori, anziani in quarantena, ecc.
Ma soprattutto, sarebbe stato essenziale, che la politica, in passato, non avesse fatto scelte infelici che prevedevano la chiusura degli ospedali di zona, costringendo la magggior parte dei nuovi medici, a cercare lavoro nel resto d’ Europa.
C’è bisogno di più responsabilità da parte di ognuno nei propri confronti, e nei confronti degli altri; è importante che le persone si aiutino a vicenda, senza abbassare la guardia davanti a quest’ emergenza che diventa, ogni giorno, sempre più grande.
Corona virus: guerra contro un nemico invisibile