Di Sara Scarozza. La chiesa è considerata da anni come un luogo di preghiera, di ritrovo e di fiducia, per tanti  un’ancora di speranza nella religione, ma come si può ritenere tale se queste caratteristiche non si trovano anzitutto nell’espressione massima della Chiesa ovvero nello stesso Vaticano. Come si può ritenere un luogo di estrema religiosità se gli stessi chierichetti del Papa vivono nel terrore di subire degli abusi sessuali da parte dei preti che considerano dei punti di riferimento nel loro cammino spirituale e in cui ripongono la loro fiducia. Fatti da far venire la pelle d’oca sono avvenuti nel Preseminario vaticano san Pio X gestito dall’Opera don Folci ente della diocesi di Como, dove un Chierichetto ha subito degli abusi sessuali e violenze dal 2007 al 2012 da parte di Don Angelo Magistrelli a quel tempo seminarista, classe 1992 e un anno più grande della vittima; ma anche da parte di Don Enrico Radice, ex direttore del preseminario accusato di un reato che può essere considerato ancora più grave, di favoreggiamento, colpevole di aver taciuto e aver aiutato il seminarista, con la consapevolezza di aver girato le spalle alla religione a cui ha dedicato la sua stessa vita di fronte ad atti che non sono concessi né in cielo né in terra. Ha smentito spudoratamente la denuncia della vittima, con la certezza assoluta di non essere a conoscenza di atti omosessuali o addirittura di abusi, facendo passare tutto per una menzogna e ha tentato di lavarsi le mani da un reato e da un peccato che nelle sue vesti non dovrebbe minimamente essere concepito e solo pensarlo . Don Martinelli è accusato di aver utilizzato contro la vittima violenza e minaccia, ha utilizzato un’arma a suo favore, la fiducia che il chierichetto riponeva in lui in quanto frequentatore anziano del preseminario, tutore e coordinatore delle attività dei seminaristi. Ha abusato della sua stessa autorità che gli era stata concessa, come portavoce di una religione che lui stesso ha rinnegato per far prevalere il peccato capitale della lussuria. Lo stesso Papa Francesco ha combattuto e tenta di combattere oggi giorno questi retroscena raccapriccianti, abusi non concepiti in nessuna veste, ma che vengono ugualmente compiuti da massimi esponenti e portavoci della religione cristiana, considerati come faro di luce nei momenti di difficoltà ma che dentro le mura lontani da occhi indiscreti fanno uscire fuori delle personalità oscure, delle ombre che la stessa religione non riesce a combattere, troppo oscure anche per lei.