Di Ludovica Lamboglia. Termina in parità tra il Club Brugge e la Lazio nella scorsa seconda giornata dei gironi della Champions League. La Lazio porta a casa un punto ed è ancora lei a regnare sul gruppo F, nonostante qualche imprevisto. Simone Inzaghi nella grande serata di mercoledì, sotto le stelle, si è ritrovato con una squadra decimata, ben nove titolari in forfait. Decide così di schierare le seconde linee: di titolari c’erano solo Correa, Fares, Acerbi e il centrocampista centrale, Milinković. In una battaglia quando qualcosa va storto, bisogna sempre avere un buono piano B, ma evidentemente per Simone Inzaghi così non è stato, se non per qualche giocatore che ha fatto la differenza in campo. Pepe Reina ha giocato molto bene la partita – se non meglio di Strakosha – intervenendo strepitosamente su Rits e Dennis. Acerbi come sempre molto bravo a difendere e, anche come terzino non è sfigurato, anzi. Si è dimostrato impeccabile regalando anche un’ottima palla a Sergej. Non si può dire così di Caicedo.

La “pantera” non ha dialogato molto con Correa in attacco, lasciando creare le occasioni solo al numero undici dei biancoazzurri. L’assenza del bomber si è fatta sentire, ma anche quella del dribblatore, Luis Alberto, non è da meno. Sicuramente Akpa Akpro è molto dinamico, ma in campo è stato spesso impreciso, commettendo troppi falli, mostrando così che non è alla pari di Luis Alberto in quel ruolo. A seguire il tecnico dei biancoazzurri fa entrare al 69’ Czyz: classe 2001, mezz’ala della Lazio Primavera, che negli ultimi 20 minuti, è stato ammonito per un fallo su Dennis.

Sicuramente questa non è la Lazio che Inzaghi può schierare in campionato o in Champions. Da sperare nei prossimi giorni sono i rientri dei nove titolari nella rosa, ma se così non fosse, sarebbero altre giornate rischiose per la squadra capitolina nel match di domenica contro il Torino, e quello contro lo Zenit del 4 ottobre.

 

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