Di Francesco Stefanelli.  La “suicide girl” sarda Fishball finalmente debutta nella scena musicale trap italiana con il suo album di esordio 3:13, reso da poco disponibile in formato digitale su tutte le maggiori piattaforme streaming. L’album si caratterizza fin da subito come un lavoro discostato dalla classica produzione trap, dove il contenuto fa spazio a tematiche crude e aneddoti sulla vita di Fishball e del suo mondo underground. Il titolo, a detta dell’artista stessa, è un riferimento ai molteplici significati sia esoterici che biblici che ruotano attorno a questi due numeri, il 3 e il 13.

3:13 salta subito all’orecchio dell’ascoltatore per la miscela di vari generi che spaziano dalla Tekno, alla House e a tratti persino al Djent (sottogenere del metal) all’insegna della ricerca del suono e della sperimentazione, e non manca inoltre il tocco del produttore del disco, Razihel, che ha aggiunto dal canto suo anche delle venature elettroniche a contornare il tutto. Quest’ultimo dopo anni di lavoro con vari artisti di ogni genere si è ritenuto incredibilmente stupito dalla tenacia e dalla dedizione di Fishball nei riguardi dell’album, sottolineando come ogni canzone sia frutto delle esperienze della sua vita, e che quindi nulla è inventato semplicemente per poter buttare giù una semplice hit.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Musica