Di Mirko Vinci. L’attesa è finita. Continua il viaggio tra le mura di Buckingham Palace con la quarta
stagione di “The Crown”, serie pluripremiata che narra la storia della Regina
Elisabetta e che si arricchirà questa volta introducendo volti molto conosciuti dal
pubblico, come il primo ministro Margaret Thatcher e l’amata quanto compianta
Lady Diana Spencer. L’attenzione ai dettagli, le ricostruzioni fedeli alla realtà dei
fatti, i periodi storici analizzati alla perfezione e le interpretazioni da parte di un cast
stellare hanno appassionato milioni di telespettatori in tutto il mondo, rendendo la
serie targata Netflix una delle migliori mai realizzate fino ad ora. Ciò che colpisce di
una produzione grande come lo è quella di “The Crown” risiede nella delicatezza con
cui tematiche apparentemente difficili, come la storia di Diana, vengano trattate
esponendo da un lato la dura realtà dei fatti, che a volte può apparire anche
scomoda, ma dall’altro rendendo cristallino il rispetto con le quali vengono riportate
alla luce. Stagione dopo stagione, episodio dopo episodio, è sempre più chiaro
quanto le esigenze personali, i desideri dei diversi personaggi così come le loro
aspirazioni debbano essere messi in secondo piano e chinare la testa dinanzi alla
vera protagonista della serie: la Corona. Una Corona per la quale, come citato dalla
Regina “si vive”. A differenza delle prime tre stagioni questa volta la serie copre un
decennio molto più vicino ai nostri tempi e molto più fresco nelle nostre menti: mai
è stato più importante riprodurre fatti che tutti conoscono tramite tabloid e giornali
nella maniera più fedele possibile e senza commettere nessun errore. Una stagione
diversa, che riflette un’Inghilterra spaccata in due con una Corona che sembra
essere stata messa da parte dai nuovi eventi politici ed una Regina completamente
oscurata da altre due figure femminili. La figura della donna al potere è un altro
elemento che salta all’occhio sin da subito, ma che sia Elisabetta per la Corona, la
Lady di Ferro per la politica o Diana per il popolo poco importa: ciò che conta è la
determinazione con cui si portano avanti le proprie idee senza mai tornare indietro

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