Di Ilaria Furone. La sua vita, tra luci ed ombre, tra gli allori del successo e le polveri delle sconfitte personali, è pura storia.

Allenatore, dirigente sportivo e calciatore argentino di ruolo centrocampista. È stato il capitano della nazionale argentina vincitrice del campionato del mondo 1986.

Nasce nel 1960 in una delle periferie di Buenos Aires, fin da piccolo il calcio è il suo pane quotidiano: passa gran parte de tempo in strada giocando a pallone. Ed è proprio grazie ai piccoli spazi, costretto a giocare fra macchine e passanti che si abitua a manovrare il pallone in maniera magistrale.

Già da piccolo idolatrato dai compagni per le sue grandi doti, viene soprannominato “ El pibe de oro” soprannome che rimarrà per tutta la sua carriera. 1970 esordisce nell’ Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona, Napoli , nel Siviglia e nel Newell’s old boys.

Ricordiamo le 4 partecipazioni ai mondiali con la nazionale argentina, i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale che costituirono due record. Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerato il GOL DEL SECOLO, solo tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano “ manos de Dios”.

Ma per descriverlo non bastano solo i titoli, i trofei vinti, perché l’essenza di Maradona si è vista in tante piccole cose, tante piccole grandi cose, oltre ai gol memorabili.

Al fianco della sua immensa carriera c’è un grande giocatore brasiliano Pelé che lo sosterrà per tutto il suo trionfo calcistico.

Fuoriclasse unico nella storia del calcio; fuori un uomo maledettamente fragile: fu sospeso due volte: uso di cocaina e positività ai test antidoping per uso di efedrina sostanza non legale. È entrato nel tunnel della droga della quale fortunatamente si è liberato dopo vari soggiorni nei centri di disintossicazione. Invischiato in storie di donne che sono state la sua seconda rovina, incapace di trovare un equilibrio nella sua vita privata: turbolenta e tormentata

Avviene nel 1997 il suo ritiro ufficiale dal mondo de calcio giocato. Ed è proprio oggi mercoledì 25 novembre 2020 che ci lascia un altro immenso del mondo dello sport.. lo ricordiamo tutti con la maglia n 10.

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