Di Alessandro Gibertini. Risultato sorprendente all’Olimpico. I friulani battono per tre reti a una la squadra di casa. La Lazio manca l’aggancio in classifica della Juve. L’Udinese, con una prova maiuscola,  si posiziona in una zona più tranquilla, distaccando di cinque punti la zona retrocessione.

LE PAGELLE

ARBITRO 6: una direzione del gioco perlopiù positiva di Aureliano. Lucidità e sangue freddo anche nei momenti più complessi. Esagerato su alcune ammonizioni.

LAZIO

ALL, INZAGHI 5,5: Decide di fare turnover in una partita assolutamente da vincere. Non trasmette alla propria squadra la giusta grinta e voglia. La Lazio non scende in campo nel primo tempo. Prova a riscattarsi nella seconda frazione di gioco, ma senza lieto esito. È già troppo tardi quando decide di apportare modifiche tecniche alla rosa.

STRAKOSHA 6-: Ritorna in campo dopo quasi due mesi. Sicuramente non una giornata memorabile. Prende tre tiri, tre gol. Su due non può assolutamente nulla, sul terzo si può disimpegnare meglio. Essere portieri non significa solo parare, ma anche trasmettere fiducia alla difesa, coordinandola. Non sembra esserci riuscito al meglio oggi.

PATRIC 5-: La peggiore prestazione da inizio stagione per il difensore spagnolo. Si fa saltare come un birillo più volte, sbaglia molti passaggi ed appare poco lucido in innumerevoli occasioni. Disastroso. (76’ sost. PEREIRA 6-: Entra per dare freschezza e tecnica, ma si vede in poche azioni).

ACERBI 6,5: La Lazio subisce tre gol, ma lui c’è sempre. Preciso e puntuale sulla maggior parte degli interventi. Dal settantesimo in poi, fa avanti e indietro per aiutare l’attacco. Quanto spirito di sacrificio!

LAZZARI 6-: Si vede poco, con qualche galoppata sulla destra. Non copre abbastanza e tutti i suoi cross vengono intercettati dalla difesa bianconera.

PAROLO 6-: Tocca pochi palloni, ma si impegna con qualche inserimento per creare superiorità. (45’ sost. AKPA AKPRO 6: Si fa sempre trovare pronto. Dà grande velocità e sostanza a centrocampo. Peccato per l’ingenua ammonizione).

CATALDI 5+: In cabina di regia non intercetta nessun pallone e sbaglia parecchie manovre di gioco. Non si può prendere alla leggera un ruolo così delicato. (45’ sost. LEIVA 6+: Cambia la musica. Il brasiliano porta grande equilibrio e ordine. Disegna dei passaggi perfetti per i due attaccanti che, però, non riescono a concretizzare).

LUIS ALBERTO 5,5: Si vede all’inizio con un ottimo passaggio per Correa che non riesce a concludere a rete. Per il resto, oggi il mago non illumina. Anzi viene messo in ombra dall’ottimo pressing della squadra di Udine. (63’ sost. CAICEDO 6-: Entra in un momento di estrema difficoltà. Non riesce ad incidere più di tanto. Buoni i ripiegamenti in difesa).

FARES 5-: Troppo poco. Veramente troppo poco incisivo. I tempi dell’ “ambientamento” sono finiti e non sembra essere migliorata la situazione. In fase offensiva inesistente. In difesa, poca roba. Prende anche un giallo evitabile. (45’ sost. MARUSIC 6: Non è difficile fare meglio dell’esterno algerino. Assicura una grande spinta sia in difesa sia in attacco. Anche lui impreciso in qualche occasione).

CORREA 6-: Il talento argentino fatica a trovare spazi contro una difesa così chiusa. Ha l’occasione per passare in vantaggio, ma la spreca.

IMMOBILE 6+: L’ultimo a mollare insieme ad Acerbi. Si distacca spesso dall’attacco per andare a prendere il pallone, addirittura fino in difesa. Si guadagna un rigore e lo realizza. Un gol che dà solamente l’illusione di un miracolo calcistico.

UDINESE

ALL, GOTTI 7: Oggi il suo posto viene ereditato dall’allenatore in seconda Cioffi. Ma ciò che risalta agli occhi è l’ottima preparazione alla partita. I friulani limitano la “mente” biancoceleste, Luis Alberto ed esercitano un pressing asfissiante. La difesa molto ben schierata e corta lascia pochi spazi agli attaccanti avversari. L’Udinese arriva all’Olimpico con la mentalità giusta, per vincere.

MUSSO 6: L’estremo difensore argentino spicca anche oggi. Non tanto perché para quei pochi tiri sterili che arrivano dalla sue parti, ma perché ogni pallone che spiove in area è suo. Esce dai pali senza paura. Partita macchiata solamente dall’intervento su Immobile che causa il rigore. Inevitabilmente ammonito.

BECAO 6,5: Il migliore della difesa friulana. Insuperabile. Terra ed aria, non fa differenza. I palloni sono tutti suoi.

NUYTINCK 6+: Attento in fase difensiva e “massiccio” in quella offensiva. Tanta personalità.

SAMIR 6: A sinistra qualche pallone filtra, ma si fa trovare quasi sempre pronto. La velocità di Lazzari è un problema. A tal punto che deve aprire lo “sportello” ed ostruirlo. Giallo sacrosanto.

LARSEN 6+: Grande fisicità, velocità e precisione. Il contrario del suo avversario di fascia Fares.

DE PAUL 7-: Argentino, maglia numero 10. No, non è Maradona. È Rodrigo De Paul. Che partita! È ovunque, non molla di un centimetro. Grande dedizione sia in attacco sia in difesa. Serve l’assist per il gol di Pussetto alla fine del primo tempo.

ARSLAN 6,5: Un vero e proprio “blocco” al centro del campo. Tanta corsa. Realizza il gol del vantaggio con una rasoiata da fuori, decisiva la deviazione di Acerbi. Giallo esagerato per lui. (57’ sost. JAJALO 5,5: Unica nota negativa del perfetto meccanismo dell’Udinese. È l’autore del retropassaggio killer su cui s’inserisce Immobile prima di guadagnare il rigore).

PEREYRA 6,5: Quanta tecnica e qualità! Infaticabile e preciso. Serve il passaggio decisivo ad Arslan. Ammonito giustamente.

ZEEGELAAR 6: Limita il più possibile le accelerazioni di Lazzari con la propria fisicità. Si propone poco in attacco. (57’ sost. MOLINA 6: Entra per dare freschezza. Utile nella fase difensiva finale, con il risultato in cassaforte).

FORESTIERI 7-: Scelta dell’ultimo minuto che ripaga la fiducia. Realizza il gol del tre a zero. Lavora molto anche in fase difensiva, dando filo da torcere a tutti i giocatori della Lazio. Semplicemente fantastico. (80’ sost. WALACE S.V).

PUSSETTO 6,5: Non è facile penetrare la difesa biancoceleste con facilità, ma lui ce la fa. Riceve il passaggio di De Paul ed è protagonista di una grande serpentina che crea scompiglio alla retroguardia avversaria e lo porta al gol. Una rete fondamentale alla fine del primo tempo. Taglia le gambe alle speranze di rimonta laziali. Anche lui, come Forestieri, molto dedito al pressing.

 

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