Di Alessandro Cammareri. Dopo vent’anni la Lazio conquista gli ottavi di finale, una partita di grande sofferenza che evidenzia tutte le lacune della squadra biancoceleste. Ci è voluta la dea bendata per portare a casa questo punto, una traversa salva i biancocelesti dalla disfatta contro il Brugge in inferiorità numerica. Una squadra apparsa in campo troppo molle e rilassata con un atteggiamento a tratti di supponenza verso l’avversario. Una Lazio partita forte nei primi minuti culminata con il gol di Correa, col passare del tempo però il Brugge alza il baricentro trovando il gol del pareggio complice un brutto errore di Reina. I giocatori subiscono il colpo e col passare dei minuti aumenta l’intensità dei belgi infervorati dal gol, la squadra è alle corde. Gli episodi però girano a favore della Lazio che sul rigore di Immobile rimette la testa avanti, intorno a fine primo tempo Sobol decide che questa non è la sua partita, fallo netto su Lazzari, doppia ammonizione e Brugge in dieci uomini. Nella ripresa la Lazio va a caccia del 3-1 ma spreca malamente con Immobile e Correa. Poi quindici minuti finali da brividi, Inzaghi toglie Immobile, Leiva e Luis Alberto abbassando la squadra che accusa subito il colpo. La squadra non chiude la partita, si rintana nella proprio area di rigore e viene schiacciata dalla pressione del Brugge. Il coraggio prima gli avversari che trovano il gol del pareggio sfruttando un gravissimo errore in marcatura di Luiz Felipe che salta a vuoto e si perde completamente Vanaken. Partita riaperta e assedio finale della squadra belga che non demorde e ci crede fino all’ultimo, il preludio ad un finale clamoroso. Il Brugge si getta tutta in avanti e conquista una punizione pericolosa a pochi minuti dalla fine e ciò che succede è incredibile, la palla arriva sui piedi di De Ketelaere che calcia a botta sicura trovando però la traversa interna che nega l’impresa ai belgi. La fortuna evita la debacle alla squadra di Inzaghi che conquista gli ottavi di finale, la gioia della qualificazione però non cancella i tanti errori di concentrazione soprattutto in fase difensiva. Ora la Lazio smaltita la sbornia europea, dovrà guardare alla prossima partita dove l’attende un impegno difficile in casa contro l’Hellas Verona,avversario ostico che giocherà sicuramente per fare la partita e imporre il suo gioco.

 

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