Di Clarissa Leone. Il corpo femminile, forse la più bella opera d’arte al mondo. Il corpo femminile che da sempre vede su di sé forme d’arte, ma anche forme di violazione.

Il corpo delle donne purtroppo non si può dire essere solo delle donne, soprattutto in altre epoche e addirittura in altri paesi.

Non è più nostro quando da oggetto di desiderio maschile diventa oggetto di preda, oppure quando viene usato come motivo di offesa deturpandolo e sfregiandolo.

Sarà sempre un po’ degli altri anche quando permetteremo ai giudizi e alle critiche di avere la meglio sulla nostra serenità, quando permetteremo a quelle frasi: “sei troppo magra”, “sei troppo grassa”, “sei troppo truccata” di cambiare il nostro essere e farci stare male con noi stesse.

Non è ancora nostro quando in quasi metà dei paesi del mondo non è legale l’aborto o quando in alcuni paesi del medio oriente è ancora praticata l’infibulazione.

Allo Stesso tempo però si possono ammirare quadri bellissimi e altre forme d’arte ritraenti il corpo femminile, quasi come a venerarlo, idealizzarlo ma forse anche un po’ tendenti al vederlo come mero simulacro estetico.

Sul corpo delle donne però sono passate tante mode: dal tatuaggio al trucco, dal parrucco all’abbigliamento ma non si può ancora ritenerlo libero di esprimersi come vuole.  Fintanto che il nostro corpo sarà oggetto di scherno e di offesa saremo impigliate in una società retrograda che non permette la libertà di espressione e che si sente ancora padrona di qualcosa che non gli appartiene.

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