Di Ludovica Lamboglia . Il 2020 della Lazio non era terminato nel migliore dei modi: reduci dalla sconfitta contro il Milan con un gol preso allo scadere, cercava di rifarsi con l’inizio del nuovo anno e tentare di accorciare le distanze dalle prime quattro in classifica. D’altra parte, il Genoa voleva provare, dopo la vittoria contro lo Spezia, di portare continuità e allontanarsi sempre più dalla zona retrocessione. Ma il risultato sembra esser utile solo per i grifoni. Questo pomeriggio si sono viste due squadre totalmente diverse sia nel primo tempo e nella ripresa. La Lazio i primi 45 minuti li ha dominati, prendendo in mano la situazione, e il Genoa, si è trovato sempre schiacciato dal possesso palla della Lazio. Quando i capitolini avanzavano erano compatti, uniti tra i reparti e pericolosi. Hanno sempre attaccato da ogni zona del campo mentre, i rossoblù, erano costretti a retrocedere e difendersi, ma sempre fatto nei migliori dei modi, anche se un po’ troppo, poiché Zapata per difendere la palla, ha steso Milinkovic sulla linea dell’area di rigore, permettendo a Immobile di trasformare il penalty Inoltre la difesa del Genoa è stata troppo ruvida perché hanno concesso alla Lazio troppe occasioni da gol su calci di punizione, sfiorando il raddoppio in più di una volta: complici lo stesso Zapata e Criscito. Ma, oltre il rigore la Lazio non ha mai concluso davanti alla porta, non ha mai sfruttato nei migliori dei modi le ripartenze che, avrebbero sicuramente portato a un risultato diverso. La squadra d’Inzaghi non è riuscita a chiudere nuovamente la partita e mantenere il vantaggio. I biancocelesti si sono difesi bene solo a sprazzi, anche con un ottimo Radu difensivo-offensivo, mentre la squadra di Ballardini si è resa pericolosa solo dopo aver incassato la prima rete, infatti nella ripresa il Genoa è stato più cattivo in quanto, sia i centrocampisti che i difensori, hanno letto in anticipo le azioni e non permesso alla Lazio di ripartire e creare nella metà campo avversaria. Il gioco si è ribaltato anche a causa di alcune sbavature della Lazio, infatti il gol di Destro arriva con una grandissima azione e la Lazio si è fatta beffare. La difesa non era messa ben in campo tant’è che, Shomurodov ha dribblato su Leiva e il brasiliano si è lasciato far saltare molto facilmente, trovando un solo Luiz Felipe in ritardo su Destro. Errore anche di Lazzari che non ha mai tirato in porta e ha preferito passare la sfera a Caicedo servendolo anche male. Alcune critiche vanno fatte ancora sui cambi di Inzaghi, perché a differenza di Ballardini, che ha rimesso in campo una squadra totalmente più determinata e con la voglia di vincere, Inzaghi ha tolto due elementi importanti: Caicedo per Muriqi invece di utilizzare Pereira come vice Correa senza far uscire Milinkovic. Dunque il Genoa così sale di un punto e tenta di allontanarsi dalla zona retrocessione mentre la Lazio invece continua a non dare certezze e concretezza nell’azione rischiando sempre più di non arrivare nei primi quattro posti.
Nella classifica ora i biancocelesti sono a quota 22 in nona posizione: a sei punti dal Napoli che ora è quarta, otto dalla Roma che si trova terza in classifica, e continua invece la lunga distanza dalla vetta dominata, momentaneamente dall’Inter, che è salita dopo il match di oggi a quota 36. Il Genoa sale a quota 11, due punti sopra il Crotone. Inoltre il 6 gennaio la Lazio si sfiderà in casa con la Fiorentina alle 15:00, cercando di raggiungere risultati diversi. Chissà se il patron Lotito, con il mercato di Gennaio, rafforzerà o meno la rosa, per le ostiche sfide che sono in vista, soprattutto quella contro il Bayern in Champions League.