Di Davide Schiavone. Roma – Spezia, e annessa figuraccia regolamentare, è solo il culmine di un momento che ha visto la Roma alternare un buon gioco ad uno totalmente inesistente. La partita contro il Napoli, immediatamente successiva alla scomparsa di Maradona, sarebbe dovuto servire da campanello d’allarme nei confronti della squadra, dell’allenatore e di una società, che dopo 5 mesi di insediamento, non ha ancora rilasciato dichiarazioni a mezzo stampa.
La situazione societaria che comprende un cambio di proprietà e l’inserimento di nuove figure dirigenziali è in divenire, ma ad ora a parlare è il campo.
Sconfitte contro Napoli, Atalanta e Lazio in campionato, e Spezia in Coppa Italia, che hanno fatto registrare netti passi indietro nel processo di crescita e maturazione che si prospettava per questa squadra fino a pochissime settimane fa.
Una crisi profonda che si è aperta nel giro di poco tempo davanti agli occhi di Fonseca che, in quanto guida tecnica della squadra, è responsabile in quota parte delle ultime uscite della Roma. Il tecnico portoghese è riuscito a trascinare i giocatori durante una prima parte di campionato che ha fatto sognare più di qualche tifoso, che si è sempre preso le sue responsabilità davanti la stampa, nonostante i tanti errori individuali che hanno portato a subire molti dei gol visti in questi ultimi match. Corsi e ricorsi storici che si ripetono nel giro di poco tempo, si è visto nella prima gestione Spalletti (e anche nella seconda per le divergenze con Totti), con Luis Enrique e con Di Francesco, e per ultimo, cronologicamente parlando, con Paulo Fonseca, reo di non aver saputo trasmettere il carattere e la grinta per superare la disfatta nel derby che sta portando la squadra a vivere il momento più buio della stagione.
L’allenatore ovviamente è la punta dell’iceberg di quella che è un’azienda calcistica, e in quanto tale in un momento di crisi vanno prese delle decisioni, che sia anche solo semplicemente scusarsi con i tantissimi tifosi, di rilasciare dichiarazioni che possano quantomeno commentare questa crisi giallorossa, da parte delle figure dirigenziali a capo della società, per evitare che questo volo che sta perdendo pezzi non si trasformi in un rovinoso schianto.