Di Nicoletta Carli. Modelli che ci vengono imposti e che fanno apparire delle persone e delle vite al limite della perfezione: in televisione, sulle fiction, ovunque ci siano degli scenari da comunicare. Ebbene, è arrivato il momento di sfatare un altro tabù, tutto questo è una finzione. Che si parli di un post su un social o un programma in televisione, ognuno di noi è costantemente a contatto con delle immagini. Vengono proiettati corpi perfetti, visi impeccabili, personalità stereotipate sicuramente poco autentiche ed originali e tutto questo non può che contribuire alla costruzione di modelli presenti nella società. Si parla di schemi in cui ci sforziamo di rientrare e siamo anche ingenuamente soddisfatti quando pensiamo di esserci anche solo avvicinati e, allo stesso tempo ci sentiamo frustrati se non riusciamo ad allinearci ad essi. Non ci si rende conto però che conformandosi a questi parametri ci si allontana sempre di più dalla bellezza che si trova nell’individuale autenticità. Adesso è il momento di dire basta! Il body positivity è infatti una tendenza che va contro all’impostazione fittizia della realtà riportata sui social, che sprona le persone a mostrarsi per ciò che sono realmente senza vergogna e imbarazzo. La grande risonanza ottenuta da questo movimento induce a pensare che dietro degli smartphone che generano una vita parallela basata su una finta perfezione, ci sono in realtà molte persone consapevoli e stufe di mostrarsi per quello che non sono e che non hanno più alcuna voglia di omologarsi a degli standard sociali che, ormai, vanno troppo stretti.
Ed ecco allora riaffiorare più colori nel grigio mondo digitale, un vastissimo e diverso arcobaleno fatto di foto con qualche chilo di troppo che cominciamo ad accettare e mostrare, oppure con un naso un po’ grande ma che ‘’ci calza a pennello”. La speranza in un nuovo mondo social fatto di personalità autentiche, vite reali e soprattutto fondato sul denunciare a gran voce che nessuno è perfetto e nessuno vuole più fingere di esserlo.