Di Federico Manzi e Giacomo De Santis. Combattiva e bella a metà. La squadra di Fonseca, a differenza di quanto accaduto con Lazio, Napoli ed Atalanta, lotta fine alla fine, rimanendo costantemente nella metà campo bianconera ma il risultato finale rimane lo stesso: nessun punto guadagnato ed ennesimo scontro diretto perso.
PAGELLE
PAU LOPEZ 5: ormai la sicurezza dello spagnolo tra i pali è tanto ampia quanto quella di una porta lasciata aperta quando si esce da casa: nulla. Insicuro con i piedi ma, soprattutto, con le mani con la responsabilità del tiro di Ronaldo per il momentaneo 1-0 che non sembrava affatto irresistibile.
MANCINI 6: dopo un inizio impacciato, culminata con la solita ammonizione, prende le redine della difesa non facendo passare alcun pallone, proponendosi spesso anche in fase offensiva. Da sottolineare il, simpatico, tunnel ai danni di Cristiano Ronaldo.
KUMBULLA 5: ancora impreparato e troppo acerbo per essere un titolare di questa squadra. Nelle poche occasioni create dall’attacco juventino mostra un atteggiamento troppo passivo ed inerme, lasciando girare gli avversari a proprio piacimento.
IBANEZ 5: prova incolore del brasiliano che svetta e vince molti contrasti aerei. A macchiare la sua partita –e a mettere la parola fine sul match- è l’autogol del definitivo 2-0, anche se involontario e fortuito.
KARDORP 5: non riesce a sfruttare al meglio la sua velocità sulla destra com’è consueto fare, anche grazie all’ottima difesa di Alex Sandro. ( Dal 76’ BRUNO PERES 5,5: nonostante i pochi minuti giocati riesce a creare occasioni potenzialmente pericolosi con diversi cross che tanto sono mancati nel corso della partita da quella fascia.)
VILLAR 5,5: dopo un inizio da solito regista e a tutto campo,la sua prestazione va man mano spegnendosi.( Dal 62’ DIAWARA: SV)
CRISTANTE 5: con il pesante ruolo di capitano stasera ,il numero 4,risulta lento, macchinoso e rischiando spesso di perder palla a centrocampo e favorire il contropiede bianconero. Nella ripresa, spostato da Fonseca al fianco di Borja Mayoral, il registro non cambia. ( Dal 63’ CARLES PEREZ 5,5: sicuramente più veloce e dinamico rispetto alle sue ultime apparizioni, prendendo,un paio di volte, la via del tiro)
VERETOUT 5: copione già visto quello interpretato stasera dal francese. Insicuro, spendendo energie a vuoto per tutti i 90 minuti di gioco.
SPINAZZOLA 6: superate le brutte prestazioni delle scorse settimane, è tornato il treno merci che viaggia sulla fascia sinistra. Punta e salta i diretti avversari creando diverse occasioni potenzialmente pericolose.
MKHITARYAN 6: l’unico vero campione di esperienza delle file giallorosse che cerca sempre di creare e velocizzare la fase offensiva.
BORJA MAYORAL 5: era chiamato a confermare le ottime prestazioni degli scorsi match contro un avversario ben più blasonato ed importante dei precedenti. Nonostante la tanta volontà e il tanto impegno non riesce mai a sfondare o ad impensierì la difesa bianconera, ingabbiato incessantemente da Bonucci e Chiellini. ( Dal 63’ DZEKO 5,5: messe da parte le controversie con mister Fonseca, torna in campo facendo subito sentire la sua presenza grazie ai contrasti vinti negli ultimi minuti del match. La sua presenza, la sua fisicità ed il suo carisma saranno fondamentali per il proseguo del campionato e il raggiungimento dell’obiettivo Champions League)
ALLENATORE PAULO FONSECA 5,5: Il suo forse è il voto più difficile della giornata. Prepara la partita con la difficoltà di dover sostituire Pellegrini, squalificato per la gara, e lo fa mettendo Cristante, che però anche nel suo ruolo naturale non brilla. La squadra però tutto sommato riesce a giocare e a comandare anche la partita,passando probabilmente 3/4 della gara nella metà campo della Juventus, questo però non ha portato a nulla di concreto, infatti l’allenatore portoghese ha messo in piedi una formazione basata su una punta leggera come Mayoral, non di certo la punta che fa comodo contro due clienti come Bonucci e Chiellini, è mancato un Dzeko per intenderci .Il ct giallorosso si è accorto proprio di questo, e al 60’esimo ha deciso di fare tre cambi tutti insieme, cosa rara per lui, che fa uno o due cambi massimo, negli ultimi minuti di gioco. Non è una gara da bocciare nel suo complesso, però i problemi con il bosniaco, e le assenze hanno compromesso il risultato, e la prestazione della squadra, a cui è mancato quel coraggio e quella giocata in più, che hanno trovato i bianconeri pur giocando una partita su ritmi più bassi.
ARBITRO ORSATO 6: quarta sfida tra Juventus e Roma diretta dal quarantacinquenne della sezione di Schio. I giallorossi lo ritrovano dopo l’arbitraggio del disastroso derby contro la Lazio. Partita difficile da gestire, vista l’importanza del match e della grande, storica, rivalità tra romanisti e juventini, riuscendo però a controllarla egregiamente, senza discussioni da ambo le parti, con un metodo di giudizio lineare per tutta la partita. Autorità con l’aggiunta della capacità di metter mano al cartellino quando necessario: non a caso ha ricevuto il riconoscimento come miglior arbitro al mondo nel 2020.