Di Simone Ferri. La realtà ha superato la favola. Tra l’eleganza delle stelle, spunta Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, giovane astro della musica italiana, che brilla di luce propria.
È il poeta più fedele ed autentico della propria generazione, trasporta tutto in versi con un talento eccezionale, che non sembra avere confini: la melodia si fonde con la poesia e fa sognare.
Abbraccia un pubblico molto ampio, partendo dagli adolescenti per poi arrivare anche ai loro genitori; proprio per questo il suo nome è sempre sulla bocca di tutti, facendo breccia nel cuore di molti con determinazione.
Egli possiede il dono di emozionare attraverso voce e parole; avendo il desiderio impellente di raccontarsi e di esporsi a modo suo, vuole scrivere vita della gente.
È uno dei cantautori più istintivi ed ispirati degli ultimi anni. La sua spiccata qualità nell’incidere nero su bianco, è frutto di un’intelligenza emotiva fuori dal normale.
Per mezzo di splendide doti canore e un’ottima musicalità, è in grado di trasmettere in maniera netta un’impressionante intensità di stati d’animo, creando empatia con l’ascoltatore.
I suoi testi, profondi e riflessivi, narrano storie quotidiane e voglia di libertà, nei quali emerge l’immedesimazione dei ragazzi; i brani, riconoscibili e orecchiabili, non risultano mai monotoni o ripetitivi.
La sua ambizione l’ha portato a fondare l’etichetta discografica “Ultimo Records”, rendendolo autonomo ed indipendente, con l’obiettivo di costruire progetti personali a lungo termine, un nuovo inizio, segnato dal brano “22 Settembre”, giorno della rinascita. È un pezzo che raccoglie tutte le speranze dell’artista, che si ritrova faccia a faccia con nuove sensazioni.
Il suo messaggio è quello di prendere la vita così com’è, cogliere l’attimo nel momento giusto. È come se Niccolò, mediante un testo raffinato e delicato, ed arrangiamenti originali, desse appuntamento alle emozioni per poi andare oltre, dimostrando ancora una buona dose di verve poetica e la solita capacità vocale.
L’altro singolo uscito da poco, si chiama “7+3”, una dolce dichiarazione d’amore dedicata a sua madre. Canzone intima, scritta di getto, in pochi minuti, accompagnata dalla chitarra.
È un vero omaggio alla mamma che è rimasta sempre accanto al figlio durante il suo percorso, passo dopo passo, lo ha aiutato e sostenuto.
Spesso il cantante romano si identifica con il numero 10, e da qui si può arrivare ad interpretare il titolo: dalla somma di due cifre perfette, può formarsi qualcosa di speciale.
Questo brano, in cui risiede una sensibile essenzialità, è un atto dovuto alla persona che gli ha donato la vita, un gesto d’affetto senza paragoni.
È un pezzo che ha quel sottile ma immenso potere di rendere le persone meno sole,
composto da frasi semplici e immediate.
Ultimo ha portato un bel quadro verso un capolavoro, ha sentito una missione ed è andato dritto alla meta; le sue note hanno dato il La a qualcosa di magico.
Anche se non sarà sempre di moda, rimarrà comunque un bisogno!
Spettacolo/Musica: Ultimo: dalla favola alla realtà