Di Alessio Cotoloni. Mancano le scuole dove formare giovani piloti, mancano gli sponsor; manca il coraggio di puntare su giovani validi e promettenti: la Formula 1 non parla più italiano.
Chiunque è sempre sotto esame e a volte riuscire a reggere la pressione è quasi impossibile. I piloti sono coloro che hanno il compito più arduo: concretizzare tutto il lavoro svolto dai Team. I privilegiati che possono guidare queste piccole astronavi sono soltanto 20. Al momento soltanto un italiano ha questo privilegio, Antonio Giovinazzi. Classe ’93 di Martina Franca, Giovinazzi è l’unico italiano al momento sulla griglia di partenza. Guida per l’Alfa Romeo Sauber ed è un pilota proveniente dalla Ferrari Drivers Academy. Il suo approdo in F1 è stato molto difficile ma grazie al suo talento, alla sua voglia di lavorare e alla Ferrari che ha creduto in lui è riuscito a coronare il suo sogno.
I piloti italiani in questo momento scarseggiano e un’attenta analisi andrebbe fatta per capire il perché di questa situazione. La F1 è un ambiente sempre avaro di soldi. I Team, specialmente quelli più piccoli, sono alla costante ricerca di sponsor per garantire la propria sopravvivenza.
Molti hanno la fortuna di avere padri milionari come Lance Stroll (capace di acquistare un team intero) o sponsor capaci di sborsare ingenti somme di denaro pur di garantire un sedile al proprio pilota. Spesso e volentieri si tende a preferire un pilota con minore talento ma con sponsor più ricchi.
In Italia è un fenomeno già noto. Jean Alesi, in un’intervista rilasciata un anno fa, ha affrontato il problema spiegando le risorse economiche che bisogna avere per gareggiare. È stato costretto a vendere la sua F40 poiché servivano circa 2 milioni di euro per permettere a suo figlio Giuliano di correre per il team HWA in Formula 2.
Un altro esempio è quello di Davide Valsecchi. Campione di GP2 nel 2012 che non è mai riuscito ad avere una possibilità di guidare stabilmente una Formula 1. È stato terzo pilota della Lotus. Quando sarebbe potuto arrivare il suo momento è stato deciso di affidare il sedile a un altro pilota senza dubbio meno competitivo. Avendo capito che per lui non ci sarebbe stato spazio ha deciso di emigrare verso altre categorie.
Al momento i piloti italiani scarseggiano. Nel 2021 gareggeranno in F2 Alessio Deledda e Mattia Nannini. Riponiamo in loro grande fiducia sperando che ci diano grandi soddisfazioni per la nuova stagione che inizierà a fine Marzo.