Di Matteo Grassi.  Sembra essere più remota la possibilità che il tecnico portoghese venga riconfermato sulla panchina giallorossa. Ma andiamo per gradi, Paulo Fonseca ha alternato prestazioni buone a partite dove ha palesato carenze tecniche e di analisi della partita, con una costante di mezzo, non aver mai vinto uno scontro diretto in questo campionato. Se il primo anno la non qualificazione alla Champions gli ha permesso comunque di rimanere sulla panchina giallorossa, quest’anno le cose sono ben diverse a partire dalla proprietà: i Friedkin infatti ambiscono ,sin dal loro arrivo, ad un tecnico che si allinei con il loro progetto e Fonseca non sembra esserlo. I nomi che circolano sono di una certo blasone mediatico: si passa dal concretismo di Allegri, al bel calcio di Sarri, al giovanissimo Negelsmann capace di esaltare un progetto sui giovani. Tutte ipotesi ben gradite dalla società che però non da per certa la partenza di Fonseca, il quale ha il pieno appoggio del neo Ds Pinto, che ha un ruolo fondamentale nella designazione del tecnico. Il futuro dell’allenatore dipenderà , sicuramente dalla posizione in campionato, nonostante dopo le ultime sconfitte il treno Champions sia più lontanato, ma soprattutto dall’Europa League: se infatti dovesse eliminare l’Ajax e giocarsela alla pari con lo United potrebbe convincere la società a riconfermarlo. Se riuscisse nell’impresa di vincere la competizione, centrando così l’accesso diretto alla Champions, il rinnovo diventerebbe quasi una formalità. Tutta passa sicuramente per questo rush finale. Nell’analisi della stagione va detto che la poca lunghezza della rosa e i tanti infortuni hanno caratterizzato in negativo sia la il rendimento giallorossa che le conseguenti scelte tecniche . A questi livelli non esistono giustificazioni e Fonseca deve dimostrare di essere l’allenatore giusto, di riuscire a mantenere lucidità e pugno duro nei match decisivi, con una parola di VINCERE. Altrimenti il suo destino sembra essere già segnato, sicuramente lontano dai cancelli di Trigoria.