Di Eleonora Diamante. Immaginate una vita senza tempo, una vita in cui tutto appare confuso, in cui i grandi avvenimenti non vengono collocati in un’asse temporale precisa, in cui ognuno vive le sue giornate slegato dagli altri. Riflettiamo sull’importanza che il tempo ha nella nostra vita: è parte della natura biologica di ognuno di noi, tutti nasciamo, cresciamo, invecchiamo e moriamo; questo perché c’è qualcosa che scorre, il tempo. L’uomo ha da sempre sentito il bisogno di dare un ordine al mondo, di scandire le giornate, le attività e gli eventi, di garantire il coordinamento degli individui membri di una società. Ecco che si è fornito del tempo, una dimensione intangibile, non lo si può né vedere né toccare, eppure ne percepiamo la presenza perché regola costantemente la nostra quotidianità, tanto che anche i nostri comportamenti si adattano ad esso.
La percezione del tempo risulta essere soggettiva e dipende da molteplici fattori, ad esempio alcuni studi hanno dimostrato come questo scorra più rapidamente quando siamo felici e proviamo piacere, mentre sembra non passare mai quando viviamo una situazione di sofferenza, di disagio o quando ci sentiamo annoiati. Ciò avviene anche perché l’inibizione o l’attivazione temporanea dei neuroni che si servono di dopamina possono rallentare o accelerare la percezione del tempo che scorre. Anche l’assunzione di sostanze come cocaina e alcuni farmaci possono accrescere l’effetto della dopamina comportando la sensazione che il tempo scorra più velocemente. Inoltre alcuni studi dimostrano che per gli adulti il tempo scorre più velocemente rispetto ai giovani e che spesso possa dipendere non solo dall’attività dei neuroni, ma anche dalle emozioni.
Non prendiamoci in giro, tutti riconosciamo la necessità del tempo, ma spesso questo ci spaventa perché è qualcosa che scorre, che non si ferma, che passa e non torna più, che porta alla consapevolezza di una vita ciclica destinata a finire, ma allo stesso tempo permette di dare significati più profondi ai momenti e di godere a pieno ogni secondo della vita.
Bisogna imparare a convivere con il tempo, ad avere un buon rapporto con esso e capire che la sua importanza non risiede tanto nella durata quanto nell’intensità con cui lo viviamo.