Di Fabio Fedeli. In Italia tutto, o quasi, sta ripartendo con le dovute precauzioni ma c’è un mondo intero che è stato abbandonato a sé stesso: lo sport semipro e amatoriale.
C’è chi lo ama, chi lo denigra, chi lo considera solo come un passatempo per il giovedì sera e chi lo cataloga come “Calcio B” per chi non ha sfondato. Il Calcio a 5, in realtà, è tutt’altro: tattica, tecnica, partite pirotecniche, intelligenza e velocità di esecuzione. Uno sport dove la passione ed il fair play sono alla base e che non riceve la pubblicità e l’importanza che merita in quanto non ha un’importanza mediatica ed un flusso economico come quello del Calcio a 11 anche se negli ultimi anni il panorama del Futsal è cresciuto in maniera esponenziale sia sotto il punto di vista dei tesserati, sia sotto il punto di vista dell’immagine anche grazie all’emittente televisiva Sportitalia che, per la prima volta, ha iniziato a trasmettere in chiaro le partite della Serie A.
Il Covid-19 ha scisso in due il Calcio a 5 allargando ancor di più la frattura tra gli atleti professionisti con quelli dilettanti ed amatoriali creando di fatto due mondi separati. Mentre le società di Serie A e B continuano a giocare e a dare spettacolo sul parquet, le società delle serie minori sono al chiodo senza sapere se e quando potranno tornare a giocare, entrando in una spirale che ha portato molte di esse allo smantellamento della squadra o al fallimento. Una situazione ingiusta in cui se fai parte di una società considerata professionista che ha la possibilità economica, sei in condizione di continuare a giocare mentre se fai parte di una società dilettantistica sei allo sbando, abbandonato, senza né certezze sul quando potrai tornare a giocare e né tantomeno tutele sulla propria salute. Partite rimandate, campionati sospesi, tamponi falsificati e positivi dichiarati con giorni o settimane in ritardo: tutto ciò è solo la punta dell’iceberg di una federazione disorganizzata e caratterizzata da burocrazia fallimentare che privilegia solo i più grandi. Situazione di sbando generale causata dallo scandalo Sexgate che ha portato alle dimissioni l’ormai ex Presidente nazionale Calcio a 5 Andrea Montemurro che avrebbe aiutato aiutato la Lynx Latina passando informazioni sull’esclusione della Maritime Augusta che avrebbe permesso alla società pontina di tesserare tre giocatori senza la concorrenza delle altre squadre, tutto ciò in cambio favori sessuali. Una macchia indelebile per una persona che ha dato tanto e che ha contribuito indiscutibilmente alla crescita del calcio a cinque in Italia: sotto la sua gestione sono cresciuti vertiginosamente il numero degli atleti e delle società iscritte, ha risanato il bilancio della Lega, ha introdotto un campionato Over40, si è occupato dello sviluppo del calcio femminile ed ha firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike.