Di Leonardo De Matthaeis. E’ il mese più critico, storicamente più difficile per la Roma: fine marzo inizio aprile. Qui la Roma inizia ad essere perseguitata da infortuni, risultati impensabili contro le “piccole” del campionato e, soprattutto, la fiducia e la stima per l’allenatore che scende sempre più in basso. Sbarcato nella Capitale nella stagione 2019-2020, Paulo Fonseca conclude il suo primo anno con 70 punti, a meno 8 dalla zona Champions, ed eliminati successivamente agli ottavi dal Siviglia, futuri campioni d’Europa. Nonostante l’anno deludente, il tecnico ottiene la conferma anche per l’anno successivo, ma questa volta con una rosa più vasta e con maggior pezzi da “90”. Ma, a soli due mesi dalla fine del campionato, si trova al settimo posto e con un piede mezzo fuori dall’Europa che conta.
A questo punto il divorzio tra Paolo Fonseca e la Società sembra ormai giunto al capolinea. Adesso si inizia a pensare chi possa essere il sostituto ideale per la panchina della Roma per la realizzazione di una squadra competitiva non solo in Italia, ma anche in Europa.
I nomi in pole sono: Massimiliano Allegri, ex tecnico della Juventus; con lui e con la nuova dirigenza si farebbe veramente il salto di qualità, anche con l’acquisto di giocatori di alto livello, per creare una rosa più competitiva. Lo stesso tecnico ha ribadito alla dirigenza la sua disponibilità ad accettare l’incarico.
Il secondo nome è quello di Maurizio Sarri che, dopo la breve avventura alla Juventus, si rimetterebbe di nuovo in gioco, ritornando di nuovo in serie A, con una squadra che da molto tempo non riesce a portare in bacheca un trofeo.
Una scelta gradita sarebbe Roberto De Zerbi. Dopo i fantastici anni passati al Sassuolo, meriterebbe un club di maggiore importanza e prestigio; in questi anni con il suo modo di giocare ha convinto sempre di più, inserendo giocatori giovani e di medio livello (stile atalanta) riuscendo a praticare un gioco offensivo con difesa alta e centrocampo stabile.
Chissà chi prenderà il posto del tecnico portoghese, riuscendo a portare a casa maggiori risultati, che in casa Roma mancano ormai da tempo.