Di Francesco Stefanelli. Il dualismo è ciò che opera sul mondo, sulle vite di ogni essere: basti pensare al binomio fuoco e acqua, vita e morte, bene e male. anche l’animo umano è soggetto alla sua influenza, portando l’uomo a compiere determinate scelte nella sua esistenza. Questo rapporto ne viene squisitamente ed emotivamente dibattuto nel debut album della band statunitense A Perfect Circle, chiamato Mer De Noms. Frutto della collaborazione tra Billy Howerdel (ex tecnico delle chitarre di Adam Jones dei Tool) e del poeta mistico Maynard J. Keenan (Tool), gli APC sono il risultato di un estenuante lavoro artistico durato un paio di anni prima di trovare la nascita del loro primo album, dove inizialmente le paure erano di trovarsi con un progetto che scimmiottasse le tematiche e il sound dei Tool. Ma fortunatamente ciò non avvenne mai. Mer De Noms, in francese “mare dei nomi” non è altro che un “flusso di coscienza” di Keenan rivolto alle persone più significative della sua vita, che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita nelle sue esperienze più significative. Un groove di batteria come battiti del cuore apre l’LP con The Hollow. il piacere fisico e temporaneo non riempirà mai il vuoto esistenziale “Run him like a blade to and through the heart ,no conscience , one motive, cater to the hollow”, e ci si interroga se ne valga la pena. Un’atmosfera eterea fa da cornice a Magdalena, dove a farne da padrona è l’ossessione, quel veleno tanto soffocante quanto letale, rivolto verso una donna e la brama di averla. Rose mostra come in una vita continuamente regolata e giudicata dagli altri, si arriva ad un punto in cui bisogna porre fine ai soprusi, scatenando una tempesta di emozioni e ribellandosi. Ma a volte il debole non riesce a farcela da solo, ed ha bisogno della fede per tirare avanti, e in Judith si svela la menzogna di Dio e della sua figura. “Fuck your God” recita Maynard in un attacco verso colui che impone di non chiedere mai, ma di seguire e basta. Il momento di rabbia va a scemarsi in una richiesta di pace per evitare il conflitto. Orestes è la traccia che quieta gli animi, facendo risuonare nelle sue note un grido di aiuto. In 3 Libras la prospettiva di un amore idilliaco è un pensiero che rimane come tale, poiché non sempre il prossimo ne è meritevole. La scoperta della verità è un percorso lungo e autoriflessivo, poichè il vero Io è sopito in ogni essere, come si racconta in Sleeping Beauty. Thomas paradossalmente è una richiesta di riconciliazione con Dio da parte di Keenan, impersonando lui stesso San Tommaso “Show me the way to forgive you”. Renholder è un omaggio al primo batterista del prototipo della band, l’ex Nine Inch Nails Danny Lohner. Una copiosa masturbazione è il quadretto di Thinking of You…letteralmente. Quando si ama, si mette a nudo il proprio essere, e le proprie vulnerabilità, “Heal me my dear Breña”, questo è il punto cardine di Breña, la richiesta d’aiuto e di comprensione verso la persona amata. E alla fine restano pochi battiti di cuore, smorzati man mano dopo l’euforia, che danno spazio ad Over, in cui oramai si è stanchi del passato che rispunta fuori ogni volta, invitando ad andare avanti con la propria vita.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:17 Aprile 2021
- Categoria dell'articolo:Musica / Spettacolo