Di Leonardo Ricciardi. Una partita molto sentita per le due squadre che si affrontano nel tempio bergamasco in casa dell’atalanta dove strapperà ai bianconeri una vittoria per 1-0.
È proprio la Juventus a fare la partita creando azioni pericolose, ma nero azzurri resistono creando meno ma rendendosi a tratti più pericolosi.
Una partita sentita poiché nel mucchione in testa al campionato sono entrambe protagoniste a lottarsi il terzo posto e un girone assicurato in Champions League.
Diverse le assenze dei bianconeri che ormai non fanno più notizia, per come si sia evoluta la situazione in campionato con continui infortuni e affaticamenti muscolari.
Tra le diverse assenze, manca anche Cristiano Ronaldo, che lascerà il suo posto in campo a Paulo Dybala che torna titolare dopo diversi mesi.
Una Juventus insistente che cerca il gol in maniera sfrenata, ma non riesce a cambiare il risultato, colpa anche di Morata che nella trequarti avversaria sembra essere un fantasma.
Proprio quando la partita sembra essere destinata al pareggio (risultato favorevole per entrambe le rose), Gasperini decide di rivoluzionare la propria squadra, schierando in campo Malinovskyi e Ilicic due grandi risorse per la squadra bergamasca, che in un modo o un altro riesce a cambiare il risultato con una grande dimostrazione del subentrato Malinovskyi, un gol pesantissimo che fa salire sul podio la dea Atalanta.
La Juventus ancora una volta lascia critici e tifosi con l’amaro in bocca, dando seguito a prestazioni non sufficienti e di scarsa qualità´.
L’assenza di CR7 conferma quanto questo giocatore sia importante per i risultati del club, risultati che non sta raggiungendo Andrea Pirlo, dove ha dimostrato ancora una volta di non essere all’altezza di poter allenare la rosa.
I tifosi e la società iniziano ad avere dubbi anche sulla coppa Italia dove si dovranno sfidare nuovamente Atalanta e Juventus.
Le pagelle:
Szczesny 6: ordinaria amministrazione fino ai minuti finali, dove non poteva fare nulla sulla deviazione di Alex Sandro che lo ha spiazzato.
Cuadrado 7: tutte le azioni sono manovrate da lui, regista aggiunto che domina sulla fascia, l’unico che davvero crede in una vittoria.
De Ligt 6,5: un muro per la difesa, sovrasta Zapata e Muriel.
Chiellini 6,5: grezzo ma efficace, argina le punte buona prestazione.
Alex Sandro 5: male i passaggi, non verticalizza mai, non riesce ad essere mai decisivo.
McKennie 6: fa il suo, cerca di mandare su di giri la difesa avversaria.
Bentancur 6: taglia e cuce in mediana, sempre un rischio quando palleggia in area.
Rabiot 5,5: il fisico cé´ ma manca la cattiveria.
Chiesa 5,5: un lampo come al solito, ruba la palla a centrocampo e parte in attacco, non riesce mai a finalizzare.
Dybala 6: parte bene, avrebbe potuto fare la differenza se fosse stato in forma, isolato non avendo un riferimento in attacco.
Morata 4,5: non fa nulla di buono, spreca in continuo le azioni, corre a vuoto, spreca l’unica grande azione pericolosa del match.
Pirlo 5,5: sbaglia ancora una volta i cambi, sfortunato anche per le assenze, non era necessario cambiare mcKennie per Arthur.
La sua squadra ora rischia sul serio un posto in Champions, manca di aggressività e di voglia di vincere.