Di Giacomo De Santis. La trasferta in Sardegna non è mai stata una passeggiata nella storia della Roma. Ancor di meno quest’anno, con un Cagliari in piena zona rossa, alla ricerca della terza vittoria consecutiva per agganciare il Benevento al quartultimo posto; i giallorossi, invece, chiamati a dare qualche segno di vita per cercare di risalire la china, in vista dell’importantissima semifinale di Europa League di giovedì contro il Manchester United.
Ma già dalle scelte di formazione si evince che la testa di Paulo Fonseca è diretta totalmente alla sfida dell’Old Trafford contro i Red Devils: turnover quasi totale con Fazio che prende il posto di Cristante in difesa, accompagnato dal solito Mancini (squalificato in Europa League) e dal rientrante Smalling; sulla sinistra si rivede –dopo una vita- Santon, con Bruno Peres dalla parte opposta; attacco con Pellegrini e Carles Perez alle spalle di Borja Mayoral.
Pronti via, dopo appena 4 minuti, arriva la doccia gelata per i giallorossi che subiscono il goal del vantaggio rossoblu con Lykogiannis, che sbuca alle spalle della solita difesa dormiente romanista ed insacca l’1-0. Cambia la trasferta, ma l’atteggiamento della Roma è lo stesso visto domenica scorsa contro il Torino: identità di gioco praticamente nulla, giocatori totalmente in bambola e senza una minima idea su cosa fare con il pallone tra i piedi. L’unico a salvarsi, nei primi 45 minuti di gioco, è Carles Perez che al minuto 27, nell’unica imbucata azzardata da Pellegrini, prima colpisce il palo e poi gonfia la rete per il goal che vale l’1-1. Primo tempo che si spegne così, con la Roma in possesso palla ma mai veramente pericolosa dalle parti del portiere Vicario.
Il secondo tempo della gara non è da meno, anzi i giallorossi non riescono mai a prendere in mano le redini della partita, e i cagliaritani, costretti a vincere per non mollare la serie A continuano ad attaccare e a segnare, prima al 57’, dove dopo un errore di Mancini, Marin trova il vantaggio del 2-1, poi al 64’ con il gol da angolo, battuto sempre dal giovane rumeno autore del gol precedente, di Joao Pedro, che mette le cose in chiaro, e fa sprofondare la Roma sul 3-1 per i padroni di casa.
I cambi di Fonseca e il gol di Fazio da angolo al 69’ fanno sperare in una rimonta o almeno nel pareggio, ma gli ospiti, seppur cambiando ritmo negli ultimi minuti di gioco non riescono mai a trovare il guizzo vincente per portare a casa almeno un punto, chiudendo il match sul 3-2 per i sardi, 3 punti d’oro per loro, e con la testa completamente lontana dalla serie a.