Di Alessandro Gibertini.
REINA 6+: L’esperienza fa la differenza. E si vede. Tempestivo nelle uscite. Abile nell’ impostazione dal basso. Da sottolineare, il miracolo su Strootman alla fine del primo tempo. L’estremo difensore vola e toglie il pallone dal sette. Non può nulla su due gol. Spiazzato su rigore e “tradito” da un proprio compagno. Disattento invece sul terzo. Che riaccende le speranze rossoblù. Subire una rete sul primo palo è sempre un errore.
MARUSIC 6-: Prima parte di gioco impeccabile. Il montenegrino spinge molto. E ripiega bene tra i difensori. Sfrutta la velocità e il fisico. Due specialità della casa. Fa spiovere qualche cross interessante. Preciso nei passaggi. Nel secondo tempo, la musica cambia. È protagonista di uno sfortunato autogol. Ed è lui a mancare la marcatura su Shomurodov sul gol del 4-3. Meno lucido del solito.
HOEDT 6+: Sostituire Acerbi non è facile. Ma il “gigante” olandese si disimpegna ottimamente. Attento e puntuale sugli interventi. I problemi non arrivano mai per vie centrali. Buona gestione del pallone.
RADU 6+: È un sali e scendi continuo. E, nonostante l’età, le gambe non gli tremano. Si sovrappone spesso, creando pericoli non da poco. Non si lascia sorprendere in fase difensiva. Non ha certo paura di mettere il piede quando c’è da farlo. Anche nei contrasti più duri.
LAZZARI 7: È possibile correre per 96 minuti? Per l’esterno laziale, sì. Manuel si fa trovare sempre libero e pronto per scattare. La retroguardia avversaria non lo vede proprio. Si destreggia pericolosamente tra le maglie rossoblù. Perfetto anche nel rientrare e chiudere gli spazi. INSTANCABILE.
MILINKOVIC 7: Non fa gol. Neanche assist. Ma che partita fa il “Sergente” alla corte di Inzaghi. Il serbo monopolizza il centrocampo. Inventa giocate “illuminanti”. Con una naturalezza che lo contraddistingue dalla maggior parte dei colleghi nel proprio ruolo. Stacca sempre più in alto di tutti. Dalle sue parti, non si passa. DOMINANTE. (82′ SOST. AKPA AKPRO S.V).
LEIVA 6,5: Chiudere linee di passaggio e stroncare gli attacchi avversari sul nascere non è mai stato così facile. Il regista brasiliano è un “muro”. Il “filtro” della Lazio lavora bene. Ingenuo e irruento in più di un’occasione. La troppa aggressività lo porta ad un inevitabile cartellino giallo. (57′ SOST. CATALDI 5: Entra per dare freschezza ed equilibrio. Ma fa solo danni. Causa il rigore del 4-2. Un intervento scomposto. Senza senso. “Temporeggiare” non è una sua dote. Per usare un eufemismo. Ammonito).
LUIS ALBERTO 7: Nonostante il “mago” non sia al 100%, si rende protagonista di una super prestazione. Non precisissimo come ha abituato il mondo del calcio ultimamente, ma mette lo zampino in tutti e quattro i gol biancocelesti. Realizza la sua nona rete stagionale con una prodezza. Tiro a giro sotto l’incrocio. Portiere battuto. È dello spagnolo l’assist per il momentaneo 3-1, servito a Ciro Immobile. (82′ SOST. PAROLO S.V).
LULIC 6-: Il bosniaco ritrova la corsa e una discreta accuratezza nei passaggi. Sintomi di un recupero di una condizione che ormai sembrava lontana. Ci mette il massimo impegno. Anche se non apporta grandi preoccupazioni agli avversari. Si fa anticipare nel “lancio” dell’azione del gol avversario (2-1 momentaneo). Un errore grave per un ragazzo che ha esperienza da vendere. (67′ SOST. FARES 6: Ha un altro passo rispetto al compagno sostituito. Le sue “sgroppate” mandano avanti i suoi. Anche se con scarsi risultati. Difende discretamente gli assalti finali dalla propria parte di campo. Ammonito).
CORREA 7,5: È in stato di grazia. Lo dimostra la seconda doppietta consecutiva. Tutta farina del proprio sacco. La rapidità e la tecnica dell’argentino fanno da padrona. La prima rete, un po’ fortunata. Rimpallo che si insacca. Ma la serpentina precedente alla seconda è da elogiare. Aiuta la squadra, tenendo il pallone lontano dalla porta amica in vari frangenti di partita. Soprattutto gli ultimi attimi. (83′ SOST. PEREIRA S.V).
IMMOBILE 7: Intraprende una vera e propria “guerra” contro il portiere rossoblù. Le sue conclusioni sembrano non sortir alcun effetto. Vengono tutte disinnescate da Perin. Almeno fino al momento dell’assegnazione del calcio di rigore. Il bomber laziale si presenta sul dischetto. E scaraventa in rete tutta la sua rabbia. Sia per le occasioni precedenti. Sia per gli ultimi tre rigori sbagliati. Ora sono 149 gol con la maglia biancoceleste. Raggiunge Silvio Piola nella classifica all-time degli attaccanti storici con l’aquila sul petto. Come se non bastasse, assiste Luis Alberto per la terza rete a favore dei suoi. RECORDMAN.