Di Manuel De Lorenzi. Negli ultimi anni si sta affermando il fenomeno di e-sports o  sport elettronici. Sono tutte quelle competizioni riconosciute come gioco competitivo e che colloca i player alla pari di veri e propri professionisti. Il gioco competitivo in realtà esiste da anni, ma l’idea di avere giocatori professionisti di videogiochi che si guadagnano da vivere gareggiando in modo simile agli sport tradizionali è una vera e propria novità, soprattutto in occidente. Infatti già nel 1980 la Atari organizzò uno dei primi tornei videoludici, disputato sul videogioco iconico Space Invaders alla quale parteciparono circa 10.000 persone, un numero incredibile per i tempi, mentre i primi tornei che hanno fatto la loro comparsa sui canali tv sono arrivati intorno agli anni 90.

Gli e-sports sono composti da Team di giocatori che si sfidano l’uno contro l’altro per vincere enormi somme di denaro come premi. Ogni team è specializzato in uno o più generi videoludici e giochi, dagli sparatutto come Fortnite o Call of Duty alla moltitudine di altri generi come i battle royale o altri titoli sportivi come fifa, pes o nba.

Tutte le fasi preliminari dei tornei di eSport vengono seguite in streaming, mentre le finali anche dal vivo con tanto di arbitri, commentatori specializzati ed eventualmente il pubblico, sempre numeroso.

L’avvento della pandemia globale ha portato una crescita esponenziale, soprattutto nei mesi in cui tutti gli sport non si potevano né seguire né praticare. L’improvviso aumento della domanda di prodotti eSportivi ha fornito a diverse aziende l’opportunità di vendere giocatori di eSport, strutture di tornei, esperienze di live streaming e altro ancora alle squadre sportive tradizionali.

Uno dei primi innovatori in questo senso è stato il team NBA Phoenix Suns, che solo due giorni dopo che l’NBA ha annunciato la sospensione della sua stagione, ha deciso di continuare il programma della sua stagione regolare simulando le partite nel videogioco NBA.

Nelle ultime settimane, invece, è iniziata ufficialmente in Italia la prima e-Serie A della storia su FIFA e sta riscontrando un enorme successo. Quasi tutti i team ne hanno preso parte, tranne alcuni che hanno un accordo vincolante con il videogioco concorrente che è PRO Evolution soccer. Frequentando questo ambiente si capisce come ci sia un grande spirito e una forte coesione tra tutti i videogiocatori, si forma un legame che va oltre il risultato. Infatti quasi tutti i giocatori che partecipano a questa competizione sono prima amici che avversari.

Adesso è ora di prendere sul serio questo mondo e cercare di garantirgli un posto alle prossime Olimpiadi. Il futuro è qui, il futuro è ora.