Di Giulia Quattrini. “Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.” – Oscar Wilde
Con questa significativa citazione di Oscar Wilde voglio iniziare a parlare di quanto mi sia stato d’aiuto il Laboratorio di Redazione Giornalistica curato dal Professor Marco Palma e da Giulia Capobianco e Giovanna Bacco e quanto mi abbia fatto capire l’importanza della parola “libertà”.
Al giorno d’oggi, anche a causa dello sviluppo continuo della tecnologia, in particolare dei social media, è sempre più difficile confrontarsi faccia a faccia e affrontare delle discussioni riguardo argomenti più seri ed importanti. All’interno di questo Laboratorio abbiamo avuto la possibilità di partecipare a dibattiti, di esprimerci senza freni, senza sentirci giudicati o messi all’angolo, abbiamo avuto la libertà di affrontarci, di discutere riguardo temi anche scomodi, di chiarirci, sempre nel rispetto di chi ci circondava.
Libertà è la possibilità di affermare i nostri diritti, di vivere senza paura, di amare chiunque si voglia, di credere in ciò che si vuole; libertà non vuol dire omologarsi, non vuol dire seguire il branco, bensì prenderne il distacco; libertà significa scegliere, per noi stessi, non per gli altri, significa avere i propri interessi, le proprie passioni e poterle condividere con tutti, senza avere preoccupazioni.
La libertà a volte fa paura, ma se ce ne privassimo ci renderemmo schiavi di qualcosa di più grande di noi; la libertà ci porta a doverci assumere tutte le responsabilità, ma ci porta anche la possibilità di fare errori, da cui imparare, utili per la nostra crescita e soprattutto per migliorarci.
Ognuno di noi ha contribuito con una parte di sé, affinché si creasse un vero e proprio gruppo coeso, non solo di compagni di università, ma anche di confidenti, di amici, di persone speciali a modo proprio, con cui si può parlare di qualsiasi argomento.
In questo modo abbiamo capito cosa c’è di bello in noi, ma anche cosa possiamo migliorare, abbiamo capito che siamo tutti diversi ed è il primo traguardo raggiunto per costruire il nostro futuro.
Mi sono resa conto di quanto sia importante sentire, o meglio ascoltare, con attenzione, per cogliere ogni aspetto delle cose di cui si parla, per capire meglio e andare più a fondo senza fermarsi alle cose superficiali. Ho imparato ad accettare le critiche, perché costruttive ed utili a me stessa, ho imparato a raccontare ed esprimere le mie emozioni, a condividere le mie passioni e a non arrendermi mai.
Grazie a tutto questo è possibile allargare la nostra visione del mondo, considerare nuove possibilità che prima avremmo escluso, fare scelte diverse.
Il Professore ci ha spronati per fare in modo che tutto ciò accadesse, per affrontare questo cammino tutti insieme, senza lasciare nessuno indietro, ci ha presi per mano all’inizio dell’anno e ci ha accompagnati per tutto il percorso, avendo sempre una parola di conforto quando qualcosa non andava, o una frase divertente quando era il momento di sorridere.
A questo punto non mi rimane che dire a gran voce un GRAZIE, al professore, a Giulia e a Giovanna, sono stati un punto di riferimento importante per me, ma credo di poter dire “per noi” e parlare a nome di tutti noi studenti.
Grazie per aver creduto in noi fino alla fine, grazie per averci dato consigli per il lavoro svolto, ma anche consigli di vita, grazie per averci fatto appassionare così tanto a questo mondo meraviglioso e per averci insegnato ad essere veri e propri “Giornalisti di Vita”.