Di C
Carlotta Foschini. E’ l’arma dei deboli, dei pavidi, dei vigliacchi: perché fuori dal branco, in solitaria sarebbero solo poveri individui a cui è negata l’intelligenza. Come ad esempio spiegare ad una figlia che il papà non tornerà a casa perché è stato pestato a sangue per il suo colore della pelle? L’aggressività ancora colpisce: quattro uomini che si sfogano sulla carne di un indifeso. Si parla tanto di sviluppo, di innovazioni tecnologiche e alla fine si ritorna sempre all’origine.Politica del gambero. Aggressività per questi uomini significa forza, potere ma in realtà si dimostrano deboli. Queste persone hanno bisogno di prendersela con una persona più fragile per esercitare il loro potere e per riempire la loro vacuità. Un’altra aggressione che si aggiunge alla innumerevole lista, ancora in aumento. Un altro ragazzo che apre gli occhi in ospedale e si ritrova con uno zigomo fratturato, un trauma facciale e il corpo pieno di lividi. Non dobbiamo aver paura delle diverse culture. Esse riempiono, arricchiscono l’animo umano. Non si può ritenere “figo” il pestaggio di un ragazzo romano di colore di 26 anni fino alla perdita dei sensi. Non può essere ritenuta giusta questa azione. San Lorenzo, 7 ottobre 2021, quattro uomini picchiano il ventiseienne solo perché pensavano che gli avesse rubato il cellulare, una scusa probabilmente. L’aggressività in crescita, soprattutto di questo tipo: violenza contro il diverso. Ancora oggi il problema della violenza e del diverso, molte persone che non lo accettano e che sono disposte ad usare la forza pur di far passare il messaggio che è la vittima “sbagliata” poiché diversa. Se si ha bisogno di sfogarsi per motivi personali, perché si ha troppa rabbia dentro, perché non si riesce a controllarla non è un problema delle persone che si considerano “fragili”. Loro non centrano niente. Anzi sono i “forti” in quanto subiscono tutti i pregiudizi e tutte le accuse. Non possono e non devono essere la vittima della sofferenza degli aggressivi.