Di Martina Mosca. Hanno bisogno di una pozione “magica per divertirsi ed essere “sicuri” fuori per nascondere la fragilità dentro: l’alcol.
Viviamo in una società che offre attività di ogni genere ma non ci si accontenta mai, anzi si cerca la trasgressività perché la normalità talvolta annoia. C’è chi beve semplicemente per attirare l’attenzione, per abbassare i freni inibitori e abbattere la timidezza.
L’adolescenza è una fase in cui vi è la costruzione della propria identità e per mettere alla prova se stessi spesso i giovani attuano comportamenti a rischio, come bere fino a non ricordare o non avere il controllo di se stessi, con l’illusione di sentirsi più grandi e di rafforzare la propria identità agli occhi degli altri o per essere accettati.
Bere alcol sta diventando una vera e proprio moda.
La maggior parte dei giovani il pomeriggio esce per fare il famoso aperitivo sempre a base di bevande alcoliche, anche solo per pubblicare foto sui social per il gusto di esser visti dagli altri, perché oggi la regola è “mettersi in mostra”.
La società invece di frenarla, la “sponsorizza” attraverso le innumerevoli pubblicità che vediamo in televisione tutti i giorni.
Questo fenomeno è in drammatica ascesa perché si sottovalutano i problemi che può portare questa “droga” e si pensa solo al consumismo.
Giovani/Alcolismo: “non ce la beviamo la vita”