Di Mattia Liberti. Ancora una sconfitta in uno scontro diretto per la Roma, che però esce a testa alta dallo Stadium.
La squadra capitolina si schiera con la sua formazione tipo, con Abraham che riesce a recuperare dopo l’infortunio rimediato in nazionale e parte dal primo minuto; la Juventus si schiera con un 4-4-2, che in fase offensiva diventa un 3-5-2, con Kean e Chiesa come coppia d’attacco, allegri recupera Morata, che parte dalla panchina.
L’approccio al match della squadra di Mourinho è ottimo, i giallorossi sono subito aggressivi e propositivi. La Juve tenta un pressing alto sulla prima costruzione della Roma, che però riesce spesso ad uscire bene, grazie al buon fraseggio ed alle sgasate di Nicolò Zaniolo. La prima occasione arriva già al sesto minuto: punizione conquistata da Karsdorp sulla destra, cross di Pellegrini ed incornata sul secondo palo di Mancini, attento Szczesny che devia in calcio d’angolo. Alla prima discesa la Juventus colpisce, al minuto 16 De Sciglio fa partire un cross dalla sinistra che trova sul secondo palo una doppia deviazione, prima di Bentancur e poi di Kean, Rui Patricio non può evitare che la palla termini in fondo alla rete. Dopo il gol subito la Roma al 26′ perde anche Zaniolo, il migliore in campo nella prima parte di gara, per un fastidio alla gamba sinistra, che si rivelerà essere un “trauma in iperflessione al ginocchio”, al suo posto scende in campo El Shaarawy che va ad occupare la fascia sinistra, con Mkhitaryan che si sposta sulla destra. Dopo il vantaggio della Juve i giallorossi fanno fatica a trovare spazi, Abraham riesce due volte a mettere in apprensione la difesa bianconera che resiste. Al 41′ arriva l’episodio più controverso della partita, dopo un errore in impostazione di Chiellini la Roma parte in contropiede, Abraham salta un paio di uomini in area, Mkhitaryan viene steso da Szczesny in uscita e subito dopo l’attaccante inglese ribadisce in rete. L’arbitro Orsato però aveva già interrotto il gioco sul contatto tra l’armeno e il portiere juventino, concedendo calcio di rigore senza aspettare neanche un secondo per vedere lo svolgimento dell’azione che avrebbe portato al gol. Dopo un controllo VAR ed una discussione tra Abraham e Veretout per chi dovesse calciare il rigore, il francese va dagli undici metri, ma Szczesny si tuffa alla sua sinistra e para la conclusione.
All’inizio del secondo tempo la Juve ha un’occasione da gol, Bernardeschi prova una splendida rovesciata su cross ancora di De Sciglio, Rui Patricio respinge la conclusione e Kean da due passi manda alto. Al 53′ c’è ancora lavoro per Orsato e per la sala VAR, dopo un liscio nella propria area di rigore di Chiellini che porta ad un contatto dubbio con Pellegrini, ma la squadra arbitrale decide di non concedere un altro penalty alla Roma. La partita nella ripresa è spezzettata e con un copione ben definito, la Roma cerca di scardinare la difesa bianconera con molta difficoltà, la Juve si difende bene ma fa molta fatica a ripartire. Al 63′ ed al 66′ ci sono due buone occasioni, una da una parte e una dall’altra, entrambe con dei tiri dalla distanza che escono di pochissimo, prima di Bernardeschi e poi di Veretout. Dal 70′ Allegri mette forze fresche in campo, cambia la coppia d’attacco facendo entrare Morata e Kulusevski al posto di Chiesa e Kean, poi rinforza il centrocampo con l’ingresso di Arthur per Bernardeschi. Inizia l’assalto finale della Roma, che ha un’occasione con Vina al 73′, l’uruguaiano fa un grande slalom in area bianconera ma la sua conclusione viene sporcata in modo decisivo da Chiellini. Arriva all’81’ l’unico cambio di Mourinho che mette dentro Shomurodov al posto di Veretout, ma la difesa juventina continua a reggere. L’ultima vera occasione per la Roma arriva con la botta da fuori area di Cristante, deviata da Bonucci in angolo.
Si chiude 1-0 la partita, come negli ultimi cinque precedenti Allegri vince di “cortomuso” contro la Roma.