Di Antony Abbatiello . Lazio dominata da un Hellas superiore in tutto, sia dal piano fisico che dal punto di vista del gioco.
Il Verona parte subito bene nei primi 20 minuti con diverse occasioni nitide non sfruttate da Ilic e Barak, che al 26′ ha tra i piedi la palla del vantaggio ma è bravissimo Reina ad opporsi. Non bisogna attendere molto per il vantaggio veronese che arriva al 30′ con Simeone e al 36′ raddoppia con una splendida conclusione dal limite.
Il secondo tempo inizia bene per la squadra di Maurizio Sarri che accorcia le distanze, complice un Montipò non impeccabile su una conclusione debole del solito Ciro Immobile. Speranze della Lazio che durano appena un quarto d’ora, quando al 62′ a segnare è sempre Simeone per la tripletta. La Lazio ci riprova soprattutto con Luis Alberto con due pennellate da corner per la testa di Milinkovic che si stampa sulla traversa e poi per Patric che trova davanti a sé Silvestri che si oppone con un miracolo. Lazio che prova ad accorciare le distanze fino a quando Faraoni trova Simeone libero in area che di testa sigla il suo quarto sigillo del match. La gara termina con un roboante 4-1 e di certo non è felice Maurizio Sarri che dopo la netta vittoria contro l’Inter sperava di poter dare continuità ai risultati, continuità che finora è mancata a questa Lazio che esprime un gran calcio nei big match e cala nettamente quando il livello dell’avversario si abbassa, proprio su questo fattore il tecnico biancoceleste dovrà lavorare con i suoi ragazzi.