A cura di Martina Gentilli. Il film “The Guilty” uscito sulla piattaforma Netflix lo scorso 1 ottobre 2021, ha riscosso da subito un considerevole successo. Un thriller girato in soli 11 giorni e con una scenografia minimalista, basato su una storia vera. Vede protagonista Joe Bayler, un operatore del servizio telefonico d’emergenza, che tra mille chiamate, ne riceve una molto diversa dalle altre. Una donna chiama il 911, chiedendo di poter ordinare una pizza, ma quasi in procinto di attaccare, Joe, in realtà capisce, che la donna si trovava in pericolo e la pizza era solamente un escamotage per non far allarmare il suo presunto rapitore. Vedremmo poi solo alla fine del film, che la donna non era stata realmente rapita, ma soffriva di problemi psichiatrici che la portarono a chiamare il 911 come se fosse una pizzeria. L’importanza di questo film non è di certo questo, infatti il regista Gustav Moller ha dichiarato che, ha tratto ispirazione per il suo film, da un video su YouTube in cui una donna rapita riusciva a contattare la polizia mentre sedeva accanto al suo rapitore. Questa storia non ha spopolato solamente su YouTube ma anche sulle più grandi piattaforme digitali come TikTok, Instangram, Facebook fino ad arrivare ai grandi schermi, attirando l’attenzione di milioni di persone e sensibilizzando il mondo a dei temi molto seri ed attuali, tra cui: violenza sulle donne, femminicidio e violenza domestica che sono purtroppo sempre più ricorrenti. Oltre a sensibilizzare, l’idea di questa telefonata, apparentemente stupida, ma in realtà molto importante, ha aiutato tantissime donne a scappare dalle “trappole” in cui erano costrette a vivere. Ordinare quella “maledetta” pizza, ha salvato madri, figlie, ragazzine e potrebbe salvarne tante altre, ogni donna e ogni uomo dovrebbero conoscere e saper interpretare questi segnali di aiuto. Non soffermarsi alle apparenze ma ascoltare attentamente, domandarsi e insospettirsi potrebbe trarre in salvo molte vite. Se per puro caso al posto di Joe, l’operatore del 911, ci trovassimo noi, a questo punto, avremmo ben appreso come comportarci ma soprattutto avremmo capito cosa non dobbiamo assolutamente fare, ovvero: attaccare.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:14 Novembre 2021
- Categoria dell'articolo:Spettacolo