Di Sara Mauta. I unghi mesi di lockdown e la difficile convivenza  nelle case hanno esteso  notevolmente la pagina nera dei femminicidi nel nostro Paese. Ogni giorno ci si chiede che senso ha parlare di femminicidio, e cosa significhi esattamente questo termine ;Il femminicidio evidenzia tutti quegli omicidi che vengono perpetrati a danno delle donne . Si parla sempre più spesso di omicidi perpetrati da uomini verso le donne: perché il possesso, la gelosia, la mortificazione psicologica o sessuale influenzano ancora oggi gran parte dell’essere umano .Il numero delle donne uccise è cresciuto dell’8% nell’ultimo anno.A comunicarlo è il Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale della polizia criminale. Secondo lo United Nations Population Fund (Unfpa), l’agenzia delle Nazioni Unite che lavora per promuovere l’eguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne, in tutto il mondo si stima che una donna su tre sarà oggetto di abusi fisici o sessuali nel corso della propria vita. Perché persiste ancora tutto ciò ?  Troppo spesso veniamo a conoscenza di “morti annunciate”, arrivate dopo mesi di minacce, stalking o soprusi ai danni delle vittime. Sono infinite le sfumature con cui, subdolamente, si tende a spiegare questo fenomeno che non ha giustificazione possibile, ma una spiegazione sì, ce l’ha, e smettiamola di girarci attorno. La spiegazione è in una inconsapevole ed incrollabile convinzione: le donne non sono e non riescono più ad essere padrone delle loro vite, del loro sentimento, del desiderio, perché esistono in quanto funzioni della vita altrui e dell’altrui sentimento e desiderio. Finirà prima o poi questo calvario  ?