Di Noemi Proietti. Non abbiamo paura di cadere nel vuoto, abbiamo paura che non ci sia nessuno a prenderci al volo.
La paura scaturisce l’insicurezza, qualcosa che nasce inconsciamente, che deriva da un’esperienza o che sia frutto di un racconto, rimane quel predatore che si attacca alle ali di chi potrebbe volare sempre più in alto e non riesce a farlo. L’insicurezza deriva innanzitutto dalla mancata fiducia in noi stessi e si manifesta con disorientamento e dubbi. Generalmente parte da un particolare momento che può essere subordinato ad un giudizio altrui, ai canoni della società e alla cattiveria che può essere usata nelle parole, il problema è che potrebbe espandersi a numerosi ambiti della nostra vita.
Alla nostra giovane età la paura più grande è quella del futuro: di non trovare lavoro, di non arrivare ai propri obiettivi, di non finire gli studi, non riuscirsi a costruire una famiglia e paura di rimanere attaccati al passato. Paure e insicurezze che appartengono più o meno a tutti noi ragazzi ma vengono represse, schiacciate dentro come si fa con i vestiti nella valigia quando è ora di chiuderla, e questo accade perché la paura limita, blocca e per la nostra generazione mettere dei freni sarebbe in contraddizione con la nostra filosofia di libertà. Tuttavia le nostre paure e insicurezze sono e saranno spesso nostri compagni durante il cammino della vita, non dovremmo mai lasciarci sopraffare ma dovremmo imparare con il tempo a sconfiggerle e farne tesoro.
-Noemi Proietti