Di Martina Cagnucci. Se usciamo il Sabato sera, è molto più facile e frequente vedere un adolescente ubriaco o drogato, piuttosto che vederlo fare le cose che una persona di quest’età dovrebbe fare, come: dialogare con gli amici, provarci con una ragazza o fare nuove amicizie.

Nella società di oggi, l’uso di sostanze, come la Cannabis, è diventato un uso comune per i ragazzi che inizialmente decidono di provare per “sperimentare” una cosa nuova o addirittura per noia o per evadere da insicurezze e insuccessi dovuti alla famiglia; senza però sapere a cosa vanno incontro. Così si inizia con una, due, tre canne al giorno per poi arrivare a 10/15 senza rendersene conto. Una tira l’altra, un po’ come le caramelle, però a differenza di esse, queste sostanze portano delle conseguenze molto importanti, se utilizzate in maniera sproporzionata. Gli effetti collaterali di queste sostanze sono: una condizione di smarrimento e confusione che porta a rischi molto gravi. Sicuramente uno di questi rischi è il non riuscire a controllare sé stessi e quindi provocare incidenti e discussioni. Altro rischio importante è sicuramente quello della dipendenza: il ragazzo non riesce più a svolgere le attività della giornata senza prima fare uso della Cannabis, e se è in astinenza non riesce più a ragionare e dà di matto.

Noi adolescenti siamo vulnerabili, però non tutti, si lasciano trasportare da chi ci offre queste sostanze, riuscendo a distinguere cosa è giusto fare, e questo dipende molto dal carattere della persona e dalla forza nel non lasciarsi andare.

L’alcool, invece, è diverso. Ormai quasi TUTTI se non tutti gli adolescenti, almeno una volta o più hanno bevuto un bicchiere di birra, vino o un cocktail.

Ormai si comincia a bere dall’età di 14 anni, si inizia con il venerdì sera e poi il sabato, per poi finire ad ubriacarsi tutti i weekend. I ragazzi prendono questo come un gioco, un divertimento, poiché si sentono energici, felici e spensierati. Quando in realtà da fuori si vede soltanto: un ragazzo che barcolla, che non si regge in piedi e che non ricorda neanche la strada per tornare a casa.

I genitori di questi ragazzi assumono atteggiamenti diversi, c’è chi non accetta che il proprio figlio si ubriachi tutti i weekend e quindi decide di mettere dei paletti per far sì che smetta, anche se spesso non funziona. Ci sono altri, invece, che pensano che questo comportamento sia accettabile, forse perché questa è l’età per divertirsi, o forse proprio perché in quella famiglia l’abuso di alcool è una cosa normale.

Anche se non ci si pensa, l’alcool ha conseguenze molto gravi forse anche più di chi fa uso di sostanze stupefacenti. Anche solo uno o due bicchieri di alcool non permettono di essere noi stessi, quindi la mente non connette e ci sono conseguenze molto gravi tra cui ovviamente, gli incidenti, rapporti sessuali non voluti e altre situazioni alquanto spiacevoli.

I ragazzi non sono in grado di regolarsi, forse perché nella società di oggi è molto più importante apparire che essere, e di conseguenza bere un bicchiere di vino in più o un amaro in più ci fa sentire più grandi, più capaci di gestire le situazioni e soprattutto più ‘’fighi’’ agli occhi degli altri, quando in realtà così non è.

A tutti piace passare una serata in compagnia di amici e di un bicchiere di birra, ma anche qui l’importante è regolarsi e non andare oltre quella soglia che sappiamo ci porti nella strada sbagliata.