Di Marco Palma. Pronti: via! L’Università riparte, Tor Vergata ha acceso i motori: corsi e laboratori al nastro di partenza. Semaforo verde per il Laboratorio di Redazione giornalistica: un’aula troppo piccola, la P3, per oltre 50 studenti. Nessun Laboratorio aveva mai visto tanta affluenza: pensavo di trovarmi un drappello di ragazzi  che sarebbe forse cresciuto con il tempo, ho trovato tutt’altro. Studentesse  e studenti che a 20 anni hanno molto da dire; si aspettano che le loro idee possano venir fuori per essere dibattute; per offrire a se stessi ed agli altri del corso la possibilità del confronto. A tutto campo. Ed hanno trovato pane per i loro denti. Ci siamo capiti subito su alcune regole fondamentali: il confronto, il dialogo, il rispetto, l’educazione nei termini e nei modi;  la denuncia senza barriere o bavagli. Senza sconti o condizioni: senza censure o imposizioni. Hanno guardato con curiosità, ascoltato con incredulità, quel docente arrivato da lontano, che hanno creduto venire da un altro mondo. Si sono sentiti dire “grazie di essere venuti” ed ancora “noi docenti ci siamo perchè ci siete anzitutto voi studenti”; con parole che hanno subito fatto proprie e che si sentiranno ripetere come il più odioso, ma anche il più fondamentale, dei mantra: giornalismo di vita, carpe diem, vietata la parola “ormai”, vietatissimo prendere d’aceto. Ma non è tutto: increduli hanno registrato che in questo Laboratorio nessuno di loro sbaglia, perché sono qui per imparare ed il docente per insegnare; in ogni articolo, inchiesta, intervento,idea, esposizione devono anteporre l’anima, la “pancia” la passione su quello di cui andranno a trattare. TVGNEWS è il loro motore quotidiano: qui confluiranno gli articoli scritti con anima e cuore da “giornalisti di vita”; obbligo di fare un TG, di comporre videoinchieste, soprattutto di intervenire nel cuore della lezione che è il dibattito in aula. Un docente che si è proposto come compagno di viaggio per ogni singolo; che metterà insieme, in tre mesi, un puzzle di  emozioni, idee, proposte. Una zattera corsara che si trasformerà, c’è da giurarci, in una corazzata Potëmkin. Una cosa è certa, ma loro non lo sanno ancora: saranno famosi, perché donne e uomini di domani.