Di Danila Damia. Il 36,1% degli italiani non si è presentato alle urne. Un elemento che risalta, tra tutti, è la poca fiducia nei partiti e il poco interesse nella politica, perché la politica sana, secondo alcuni commenti social, non vi è più. Non vi è più quel senso di giustizia, importante tanto quanto quello critico, a fare da traino ai partiti, vi è l’ossessione per le poltrone. Non vi è l’interesse per l’Italia, tantomeno per il suo popolo, vi è solo una lotta all’ultimo sangue per restare “al potere”. Agli italiani è passata la voglia di andare a votare e questo dovrebbe essere un grande, un grandissimo, messaggio per chi sta dentro a Palazzo Chigi. La campagna elettorale si è rivelata inconsistente, seppur il centrosinistra sia risultato il peggiore, per l’assenza di un vero programma elettorale. Il 45% del 63,9% degli italiani che è andato a votare ha dato fiducia al centrodestra, per la loro compattezza e il loro riconoscere un leader in Giorgia Meloni. Eppure, molti non si sentono rappresentati, soprattutto tra i giovani, creando delle crepe ideologiche nella società. Crepe che derivano dall’inesistente coinvolgimento politico che gettano le scuole sulle spalle dei propri studenti, quando, invece, la scuola dovrebbe essere la colonna portante dell’incontro di opinioni delle giovani menti che vi abitano; i ragazzi devono interessarsi da soli, senza una possibilità di confronto in un ambiente neutro come quello scolastico, da qui il disinteresse e il disinteresse genera l’indifferenza e noi  non possiamo permettere che la classe dirigente del domani sia indifferente. Il problema che, però, accomuna tutte le età è che il vero obiettivo della politica dovrebbe essere quello di tutelare, proteggere, rappresentare e prendersi cura del proprio popolo, perchè tutti loro non sono altro che dei rappresentanti; il potere glielo date voi, ricordatelo.

Danila Damia.

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