Di Milena Zoffranieri. L’ONG “Bullismo senza frontiere ” dichiara: ‘In Italia 7 bambini su 10 ogni giorno subiscono una qualche forma di bullismo’.
Giornalmente siamo bombardati da notizie riguardanti atti di bullismo tra adolescenti, a volte con consequenze mortali e cresce sempre più la paura tra genitori e ragazzi. Solitamente il bullo non si trova ad agire in solitaria ma è sostenuto da un gruppo di persone , scagliando sulla vittima comportamenti violenti e prepotenti. L’obiettivo è far sentire il “debole” una nullità, privarlo della sua dignità e quasi volerlo eliminare tanto che, purtroppo, molti non sopportando il peso di tale atrocità decidono di compiere l’atto finale, suicidarsi. La vittima di bullismo porterà per sempre il peso di sentirsi sbagliato. La non tolleranza nei confronti del diverso è una grave piaga che si sta diffondendo e che bisogna combattere duramente.
Molteplici sono gli interrogativi che ci invitano a riflettere cosa spinge un adolescente ad esercitare nei confronti di un suo coetaneo tale aggressività. Il primo contesto sul quale bisognerebbe porre attenzione è quello familiare: genitori disattenti che acconsentono ai capricci dei figli o genitori poco presenti per motivi lavorativi. Anche nell’ambiente scolastico, in cui spesso i ragazzi trascorrono la maggior parte della loro giornata, non bisognerebbe mai ‘chiudere un occhio’ ma si dovrebbe dedicare maggiore spazio alla prevenzione di questo fenomeno sociale.
L’invito rivolto a tutti coloro che sono o sono stati vittime di bullismo è: denunciate, non abbiate paura o vergogna di parlare perché nessun altro individuo ha il permesso di calpestare la dignità umana.