Di Marco Pomponi. Domani 18 novembre uscirà uno dei progetti musicali più attesi dell’anno; stiamo parlando del nuovo album del rapper milanese Matteo Professione, in arte Ernia, intitolato “Io non ho paura”. Dopo il successo riscontrato con l’album “Gemelli”, uscito nel 2020, Ernia torna sulla scena per chiudere un cerchio riguardante il tema della paura iniziato già nel 2017 con il suo primo album “Come uccidere un usignolo”. Entrando più nello specifico l’inizio di questo capitolo lo si potrebbe far risalire addirittura all’anno precedente, nel 2016, quando il rapper, nel singolo ”Tutto bene”, dice: “…non agire per le paura che hai ma per quella che incuti…”. Altre sue tracce più famose, come ad esempio “Gotham”, trattano questo tema molto delicato. Inoltre lui è solito fare pezzi introspettivi e riflessivi e il suo nuovo progetto ha tutte le carte in regola per entrare a far parte della lista degli album migliori del genere. Potremmo capirlo anche semplicemente leggendo il titolo ma il percorso che l’artista ha compiuto negli ultimi 5 anni lo ha portato a maturare e a scrivere di problemi che accomunano molti di noi, dai problemi di cuore ai disagi interiori, passando per problematiche di quartiere tipiche dell’hip hop concludendo con il già citato tema della paura. Titolo e immaginario creato intorno al nuovo progetto riprendono il famoso romanzo dall’omonimo titolo pubblicato nel 2001 da Niccolò Ammaniti. Oltre che dal titolo lo si può capire anche dalla copertina del cd, dove possiamo vedere lui che si affaccia in un buco, ritraente la scena iconica del romanzo, uno dei migliori degli anni 2000 in Italia. La citazione è di altissimo livello e anche il relativo progetto potrebbe essere di una spanna superiore rispetto ai suoi precedenti, anche se proprio questi ultimi hanno portato negli anni il cantante alla ribalta e possono oramai essere considerati “album culto” del rap italiano. Inoltre sotto volere dello stesso autore non verrà rilasciata alcuna tracklist ufficiale prima dell’uscita dell’album in quanto ritiene che eventuali featuring possano distogliere l’attenzione da parte di un ascoltatore medio al messaggio profondo che lui vuole mandare al suo pubblico. Nonostante ciò in rete sono circolate possibili collaborazioni presenti nel disco tra le quali spiccano senza dubbio quelle con il napoletano Geolier, anche lui prossimo all’uscita del suo album,  con Salmo, uno dei pilastri del rap italiano, alla loro prima volta insieme sulla stessa base e con Marco Mengoni, vincitore di X Factor e di Sanremo. Menzione d’onore spetta a Rkomi, anche lui molto probabilmente presente all’interno del nuovo album ma oggetto di feroci critiche da parte dei fan a causa di un video, rigorosamente un falso, dove proprio Ernia lo criticava per dei suo comportamenti poco professionali. Il video in questione è spopolato su Tik Tok e, subito dopo, è stato lo stesso Ernia a dichiarare che il video fosse un falso. Senza dubbio le aspettative sono molto alte e questo disco rappresenta probabilmente il passo più grande del rapper del QT8, quartiere milanese

citatissimo in moltissimi dei suoi pezzi, ma allo stesso tempo quando ci sono aspettative così alte si rischia di finire in un batter d’occhio nel dimenticatoio; che sia l’ora per Ernia di consacrarsi definitivamente nel mondo dell’hip-hop italiano? Non ci resta che attendere il 18 novembre per scoprirlo.