Di Simone Balmas

Di Simone Balmas. Sono tanti 100 punti, sono tanti i chilometri passati a rincorrere chi ti sta davanti cercando di scappare da chi ti sta dietro. L’Italia il 6 Novembre 2022 si dichiara campione del mondo di MotoGP, sia con il pilota che con la moto. Francesco Bagnaia si laurea vincitore della classe regina del motociclismo in sella alla Ducati. Un’impresa che ha dell’incredibile considerando lo svantaggio di “Pecco” (soprannome attribuitogli e che tuttora è comunemente usato) rispetto al suo rivale Fabio Quartararo. La moto italiana ha fatto la differenza, velocissima nei rettilinei e abbastanza docile nelle curve rispetto agli anni passati, con un’aerodinamica formidabile; male invece la Yamaha, infatti la casa costruttrice giapponese non è stata in grado di dare una moto abbastanza competitiva al campione del mondo del 2021. Il centro del lavoro però ruota intorno allo sforzo mentale applicato dal pilota torinese. Prima della sosta estiva Pecco ha vinto 3 gare, lo stesso numero di Quartararo ma con una differenza ampia in quanto a risultati acquisiti nella prima parte di stagione, infatti il primo è caduto in ben quattro occasioni, siglando 4 pesantissimi zeri e altrettanti pessimi risultati, creando un distacco che dava per scontato la vittoria del secondo titolo mondiale per il francese. Dopo la vittoria di Assen, in Olanda, qualcosa si è sbloccato; Pecco mette in fila altre tre vittorie e tiene un ritmo altissimo in quanto a prestazioni e risultati fino a quando in Australia nella terz’ultima tappa del motomondiale nello straordinario circuito di Phillip Island avviene il sorpasso nella classifica generale del mondiale, due gare al termine. Al primo tentativo nonostante la vittoria le possibili combinazioni matematiche non sorridono al pilota vestito di rosso e, discorso assegnazione titolo, rimandato all’ultima fase. Dopo una gara dai nervi saldi, aggrappato ai freni per non perdere mai una staccata, quando ogni scalata di marcia era una fatica, dopo una lotta infiammata in pista con il suo rivale Quartararo per non cedere la posizione e per metterlo in condizioni difficili per il resto della corsa, nella quale perde anche un ‘ala dalla sua moto che compromette l’equilibrio in sella a un “bolide”” con centinaia di cavalli, Bagnaia taglia il traguardo. La tensione che c’è nell’aria si rompe e c’è spazio solo per una gioia immensa, per un ragazzo spesso criticato per mancanza di concentrazione e orgoglio, specialmente da quando l’anno precedente i fantasmi di un mondiale perso per una caduta ingenua lo hanno inseguito. Vittoria al cardiopalma dando prova di una grande forza mentale rimontando un campionato che sembrava perso.

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