Di Martina Migliaro. Nella società odierna sono sempre più presenti episodi di ansia e malessere nella sfera femminile. Soprattutto con l’inizio dell’adolescenza ci si ritrova ad avere a che fare sui social network con stereotipi di corpi marmorei e perfetti, che la maggior parte delle volte non rispecchiano effettivamente la realtà. Sulle piattaforme digitali infatti si tende a mascherare quanto più possibile la vera natura del nostro corpo, nei suoi difetti e imperfezioni, spesso anche ricorrendo a ritocchi tramite applicazioni. Così al solo scopo di mostrare una versione di sè più accattivante, si sta perdendo sempre di più la vera essenza della persona stessa. Questo, tuttavia, non riguarda il solo mondo digitale, ma l’intera società odierna; che vede la donna come un essere che non solo deve rispettare questi stereotipi da copertina, ma dev’essere sempre al passo coi tempi in campo tendenze, di moda, make-up e chi più ne ha, più ne metta. E gli effetti di questi canoni sulla mente sono piuttosto preoccupanti.

Ci si sente quasi costrette a modificare il più possibile la propria persona per essere accettate e, a volte, anche per essere prese in considerazione dal sesso opposto. Ciò che ne consegue immediatamente è che si tende a non sentirsi abbastanza nè per se stesse, nè per la società in cui viviamo. A causa di tutto ciò, è semplice cadere in circoli viziosi e incorrere in problematiche riguardanti la salute sia mentale che fisica. Perché tutto ciò non solo crea ansia e oppressione se non si riesce a raggiungere quella perfezione immaginaria (che ovviamente non esiste), ma spinge sempre più ragazze nel baratro dei problemi alimentari. Si fa gara a chi ha la vita più stretta, le gambe più snelle, la pelle più liscia e radiosa; ed è facile cadere in disturbi alimentari quali l’anoressia o la bulimia. Bisognerebbe insegnare che l’imperfezione è anch’essa bellezza, che non sempre un fisico troppo magro è un fisico sano, che va bene un po’ di pancetta, che smagliature e cellulite sono parte della crescita, che è normale non avere sempre la pelle priva di imperfezioni. Si dovrebbe far trasparire di più la realtà, mettendo da parte la finzione, e mostrarsi per ciò che si è e per ciò che rende ognuna di noi unica.

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