Di Luigi De Vincentis. Un fulmine a ciel sereno colpisce la Torino bianconera. Sembrava impossibile un terremoto societario in casa Juventus, ma purtroppo è accaduto. La notizia era nell’aria già dalle prime ore del pomeriggio ma solo in serata è arrivata l’ufficialità. Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha rassegnato le dimissioni. Andrea Agnelli dunque lascia, dopo nove anni, la presidenza della società bianconera. Insieme a lui si dimettono il vicepresidente Pavel Nedved e il responsabile dell’area tecnica Maurizio Arrivabene. Il quarto esponente della famiglia Agnelli, dopo Edoardo, Gianni e Umberto, lascia dopo soli dodici anni di presidenza. Durante questo suo impegno come presidente ha reso la Juventus un impero. Ha fatto risalire la squadra bianconera ai vertici del calcio italiano, dopo due stagioni in chiaroscuro. Nel suo palmares si contano 19 trofei nazionali. L’unico rammarico dell’ormai ex presidente della vecchia signora è di non aver conquistato la Champions League, sfumata per due volte in finale contro il Barcellona nel 2015 e il Real Madrid due anni dopo. Dal punto di vista societario, tante sono state le lacune di Andrea Agnelli. Più volte si è dovuto ricorrere a degli aumenti di capitale per scongiurare un pericolo fallimento. L’ex presidente però ha reso la Juventus autonoma sotto il punto di vista delle strutture societarie. Nel 2010, quando era da poco presidente, ha fortemente voluto un nuovo stadio. Nel 2011, vide dunque la luce lo Juventus Stadium, che nell’area antistante ospita il museo del club e il J Medical. La svolta più importante è stata quella di trasferire tutto il polo societario da Vinovo alla Continassa. In quell’area, oltre alla sede del club, sono sorti anche il centro di allenamento, lo Juventus Training Center e lo Juventus Hotel. Probabilmente le cause dell’abbandono sono da ricondurre nel mancato ringiovamento della rosa bianconera e nel coinvolgimento dei vertici societari in alcune inchieste della procura torinese. Si è chiusa l’ultima dinastia del calcio italiano, però non nel modo che ci aspettavamo. Il futuro della vecchia signora è tutto da scrivere. senza la famiglia Agnelli la Juventus non sarà la stessa.

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