Di Giulia Magnante.

Dopo aver frequentato il corso di redazione giornalistica, ho deciso di continuare il mio percorso universitario partecipando al corso di giornalismo televisivo, sapendo già bene a cosa sarei andata incontro, sapevo che avrei dovuto impegnarmi ma soprattutto che avrei dovuto scavare dentro me stessa.

Chi non ha avuto modo di frequentare nessuno dei due corsi non potrà mai capire di cosa realmente parlo; ci si aspetta sempre di entrare in un’aula e seguire una normale lezione, cosa che in realtà non è mai capitata, ed è difficile spiegare a parole che cosa realmente questo corso ti lasci, ma sono arrivata alla consapevolezza che può realmente cambiarti.

Attraverso questo percorso, ognuno di noi credo abbia cambiato il proprio modo di vedere la vita, di saper reagire ad una sconfitta, di saper rialzarsi da solo, anche quando hai il pensiero che niente e nessuno possa aiutarti, ma soprattutto insegna ad ascoltare e ad imparare che ognuno di noi può dare qualcosa a chi abbiamo di fronte.

Non credo che nonostante le mie parole mi capirete, nessuno può capire se non vive veramente ciò che io e i miei compagni di corso abbiamo vissuto.

Una stanza, un professore, ognuno di noi che a rotazione racconta ciò che ha vissuto ed un’intera classe che ti guarda, ti ascolta e ti comprende.

All’interno di questo corso non vi sentirete mai giudicati, vedrete che ci saranno persone che avranno punti di vista diversi dai vostri, che nessuno può dire se sono sbagliati o meno, perché in base al proprio vissuto ognuno di noi vede le cose in maniera diversa; il bello è che possiamo apprendere ciò che una persona cerca di dirci e di cui dobbiamo fare tesoro. All’inizio sarà strano parlare della propria vita davanti ad un gruppo di persone apparentemente sconosciute ma grazie all’aiuto del professore capirete che può aiutarvi e che quello che dite non uscirà fuori da quell’aula. Durante questo corso molte volte mi sono fermata a pensare se nella mia vita avessi ascoltato come avrei dovuto o se invece avessi voluto far prevalere soltanto la mia idea; concetto sbagliato ma spesso utilizzato.

Questo corso però ti insegna anche a saper scrivere, e non intendo scrivere oggettivamente quello che si pensa ma mettendoci l’anima; ti insegna a saper fare un’inchiesta e ad esporre un telegiornale, con le giuste tecniche e le accortezze che il professore ci fa apprendere.

Credo che nella mia vita non avrò più la possibilità di frequentare un corso come questo, dove il pensiero degli studenti viene realmente ascoltato, dove ogni cosa che dici sarà fonte di dibattito, dove le nostre emozioni e sensazioni verranno comprese ed esaminate sia dai compagni, ma soprattutto dal professore, il quale cercherà sempre di capire cosa c’è alla base di esse. Si parlerà di tutto: dell’amore, dei problemi di coppia, dei problemi con sé stessi e con la società in cui viviamo, dell’ansia, della paura di crescere, delle difficoltà che si trovano con i genitori..

Avrete modo di essere davvero ascoltati e vi consiglio di vivere questo corso con la stessa intensità con cui l’ho vissuto io. Ho pianto, è vero, a volte ho avuto difficoltà a comprendere chi avevo di fronte, ma non mi sono fermata perché queste persone mi hanno lasciato un qualcosa che non dimenticherò mai. Ho capito che nella vita bisogna combattere per ciò che si vuole, mai mollare, bisogna pensare sempre con la propria testa e non far mai prevalere il pensiero di un’altra persona su noi stessi perché non sarebbe giusto.

Ho imparato davvero cosa significa “carpe diem” anche attraverso i film che il professore ci assegnava, che dovevamo analizzare e successivamente esporre.

Agite e non subite, mai, perché è proprio in quel momento che non sarete più voi stessi. Non lasciate MAI che qualcuno vi dica cosa è giusto e cosa è sbagliato perché si tratta della vostra vita e non della loro.

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