Di Martina Migliaro.

L’HPV, o Human Papilloma Virus, non è un unico virus, ma è una famiglia di circa 200 ceppi diversi di virus che infettano l’uomo. L’infezione da HPV colpisce sia maschi, sia femmine ed è la più comune infezione sessualmente trasmessa nei paesi sviluppati. Ad oggi è, inoltre, l’unica infezione riconosciuta come causa dell’insorgenza del tumore della cervice uterina. L’HPV è in più coinvolto nella patogenesi di altri tumori: genitali ed extragenitali, del cavo orale, faringe e laringe. Nella maggior parte dei casi, l’infezione da HPV è transitoria e asintomatica. È possibile, però, che in alcuni casi e in relazione allo specifico tipo di HPV, compaiano lesioni benigne della cute e delle mucose, condilomi o papillomi a livello delle mucose genitali e orali. Ciò può dare luogo a prurito, dolore lieve e senso di fastidio. Bisogna fare attenzione a questi sintomi e considerare che la trasmissione e il contagio avviene per contatto, attraverso la pelle e le mucose, dunque la via sessuale è considerata la principale e il preservativo non garantisce una protezione al 100%. In base alla sede e all’estensione delle lesioni nel singolo paziente, si può utilizzare l’approccio farmacologico topico, o l’approccio chirurgico. Benché lo screening del tumore della cervice uterina attraverso l’esecuzione del Pap-test e del test per l’identificazione del DNA virale siano fondamentali ed efficaci per la diagnosi precoce, la vaccinazione è l’unica strategia per prevenire il contagio con l’HPV e di conseguenza l’insorgenza delle lesioni di cui è responsabile, siano esse benigne o potenzialmente tumorali. Dal 2008 vi è stata l’approvazione dei vaccini per la prevenzione primaria dell’infezione da HPV e la loro introduzione in Italia nelle pratiche vaccinali correnti. La vaccinazione è fortemente consigliata e gratuita fino ai 12 anni di età in entrambi i sessi, ma dati recenti evidenziano che il beneficio della vaccinazione si estende anche alle fasce d’età adulte, fino ai 45 anni di età e oltre. Il protocollo vaccinale prevede 3 somministrazioni nell’arco di 6 mesi per i soggetti oltre il 14° anno età e 2 somministrazioni a distanza di 2 mesi per i soggetti entro il 14° anno.

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