Di Martina Michea.

Un’Inter prima brillante e poi spenta. Questa l’impressione che ha dato la squadra di mister Inzaghi da inizio stagione. Inter che riesce ad eccellere ma che poco dopo crolla, anche davanti alle squadre “più piccole” del campionato. Se nelle gare da dentro o fuori riesce a vincere, in campionato fatica. Sono già 9 le sconfitte, dimostrazione di quanto sia altalenante questa stagione. Non si riesce a trovare continuità, e se sul treno scudetto forse l’Inter non ci è mai salita, adesso rischia di essere in ritardo anche per quello in corsa verso la Champions League. È proprio l’ultima settimana che dimostra quanto questa Inter abbia “due facce”, una scura e una chiara, una riservata all’Italia e una all’Europa.

 Prima la gioia e poi la delusione, i sentimenti che hanno accompagnato gli interisti durante l’ultima settimana. All’inizio la gioia per il raggiungimento dei quarti di finale in Champions dopo 12 anni, dopo la delusione per la sconfitta in campionato contro la Juventus.

 Grinta, concentrazione e cuore sono le parole che racchiudono il percorso dell’Inter in Champions League. Ottavi di finale superati, i ragazzi resistono al Porto con le unghie e con i denti, due match giocati con sacrificio e attenzione. Prestazioni di qualità, quella che spesso è mancata alla squadra in questa stagione. L’Inter è finalmente tra le migliori 8 d’Europa, qualificazione che adesso apre scenari imprevedibili e sognanti.

 Ma dopo la felicità, subito la rabbia e la delusione per la sconfitta contro la Juventus nel super derby d’Italia. “Figli della notte, del cielo e delle stelle” le parole scelte dalla Curva Nord per omaggiare la squadra e i colori scelti dai fondatori del Club 115 anni fa. Grande amarezza però per il risultato, una notte difficile. Partita più di nervi che di gioco, con la Juventus che riesce a trionfare grazie all’unica occasione da gol siglata da Kostic. Gol controverso, ricco di polemiche per un presunto doppio tocco di mano. Non cambia però la visione di un’inter nervosa, con poche idee e poche occasioni.

 Un saliscendi di risultati che ormai non stupisce più, essendo all’ordine del giorno. Gli ultimi mesi della stagione saranno fondamentali, l’Inter ha la possibilità di arrivare tra le prime 4 d’Europa, ma deve rimanere attenta a non terminare fuori dalle prime 4 d’Italia.

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