Di Cesare Ercolani.

Cara T33,
si chiude un capitolo ma tu sai che non è un addio ma solo un arrivederci, sono tornato tra quei banchi con un segno indelebile che mi hai lasciato dentro dandomi un’opportunità incredibile di completare ciò che era iniziato per caso, ma alla fine si sa che il caso non esiste. Sono entrato a far parte di un gruppo fantastico che mi ha coinvolto, fin da subito, rendendomi uno dei protagonisti di questo percorso iniziato con un mio dibattito proprio su quella sedia che ha ascoltato ogni storia, ogni cicatrice di cui andare fieri e di cui non vergognarsi perché ci ha reso ciò che siamo.
Voglio ringraziare le persone che mi hanno coinvolto nelle loro inchieste, che mi sono vicine nei momenti difficili e in quelli spensierati, a ognuna di voi dico grazie con tutto il cuore. Se dobbiamo dire ADDIO diciamolo a ogni volta che ci sentiamo inadeguati, che decidiamo di tacere quando invece dovremmo parlare, a ogni “ormai” detto davanti a una situazione o a un’altra persona per ansie e paure. Non è facile ma è davanti alle sfide che diamo e sappiamo dare il nostro meglio, un  passo per volta, una cicatrice alla volta, andar fieri dei propri difetti del proprio essere. Voglio lasciare un’immagine che mi ha colpito fin dal primo giorno: un professore che non ha barriere parla agli studenti facendo sì che siano i protagonisti e possano parlare senza bavagli.

È ora di andare, prendere lo zaino e chiudere la porta, un sorriso spunterà spontaneo guardando le tue file e raggiungerò chi ha avuto la pazienza e la voglia di aspettarmi, nel mentre dico anch’io Addio.

Addio a ogni volta che ho paura, a ogni ormai detto a me stesso.

Ciao T33, ci rivedremo presto, nel mentre ti vedo e ti vedrò ogni giorno quando farò un passo avanti e non uno indietro nella mia vita, questo viaggio è un bellissimo infinito. Oggi si chiude un capitolo importante della mia vita, se ne apriranno altri e avrò la voglia di mettermi in gioco senza tirarmi indietro, con paure, certamente, ma affrontandole a testa alta.
Grazie professore per questa esperienza, grazie a chi sta ascoltando queste parole, grazie a chi posso definire amica/amico.

Grazie. Vi voglio bene.

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