Di Giulia Vari. Cosa vuol dire essere donna ai giorni d’oggi? Sicuramente non vuol dire essere libere. Apriamo bene gli occhi e guardiamoci intorno, nessuna donna è effettivamente libera; non è libera di essere sé stessa, di andare in giro da sola senza doversi preoccupare di arrivare a destinazione sana e salva, senza uscire e dover pensare ad un modo con il quale si possa difendere.
Ad un anno dalla morte della ventiduenne Mahsa Amini, pestata dalla cosiddetta “polizia morale”, questa ragazza di soli sedici anni si ritrova a lottare per la sua stessa vita in un letto d’ospedale. A quanto riportato da attivisti che per la loro incolumità hanno scelto di restare anonimi, la giovane riverserebbe in queste condizioni per via di uno scontro avvenuto con la polizia per aver violato la legge che imporrebbe alle donne di indossare l’hijab. Ora da quanto riportato dai media iraniani, il regime starebbe facendo pressioni e minacce persino agli insegnanti e ai compagni di scuola della 16enne, a metterci la faccia sarebbe stato proprio il direttore del Ministero dell’Istruzione diffidando dalla diffusione di qualsiasi notizia o foto della giovane, pena? Beh “pesanti multe e la fine immediata dei contratti lavorativi”. Come si può arrivare a tutto ciò? Perché negare ad un essere umano la propria libertà? Non sono proprio le istituzioni che dovrebbero aiutarci e sostenerci? Vi starete chiedendo cosa pensa il governo in questo momento, sarebbe in massima allerta per possibili rivolte dovute a questo caso, e come pensa di risolvere tutto ciò? Chiaramente minacciando gente innocente e mettendo a tacere ancora una volta la voce di un’altra donna. Shahin Amadi, la madre della 16enne, è stata arrestata dopo avere gridato contro le forze di sicurezza perché non le hanno permesso di visitare la figlia nei giorni scorsi nell’ospedale di Teheran in cui è ricoverata da domenica. “Perché non lasciano che sua madre la visiti? Di cosa avete paura? Perché l’avete arrestata e perché l’ospedale è occupato dalle vostre forze di sicurezza?”
Teniamo bene a mente le frasi e il dolore di questa madre, perché nessuno potrà mai mettere fine alla nostra libertà, unite siamo più forti.