Di Gianluca Maddaloni. Il mondo delle scommesse miete ancora vittime, si è disposti a rischiare tutto per il gioco, perfino il proprio futuro. Mettono a repentaglio contratti milionari, nonché la loro reputazione per vivere il brivido effimero del gioco.
Le grandi società di betting stanno costruendo imperi con i soldi degli scommettitori, c’è un boom vero e proprio di sale scommesse in tutta Italia. Da qualche anno tali aziende sono entrate anche nel mondo dello sport, sponsorizzando la maggior parte delle società del massimo campionato, con uno stratagemma, quello di creare siti paralleli dedicati a news o informazioni, pur di aggirare il divieto di fare pubblicità dei siti di scommesse. Bisogna combattere la malattia del gioco iniziando dalle scuole, sensibilizzando i più giovani e, nei più grandi, cercando di cogliere i segnali di questa dipendenza che può portare alla rovina. La ludopatia esiste ed è più diffusa di quello che sembra, non ha età e colpisce dal ragazzo appena maggiorenne al pensionato. Tutti sono illusi dalle potenziali vittorie di denaro che non arriveranno mai.
E’ di queste ultime ore lo scandalo delle scommesse nel mondo del calcio. Pochi giorni fa si è autodenunciato alla procura della FIGC il giovane talento della Juventus e della nazionale Nicolò Fagioli. Uno dei pochissimi giovani che hanno la fortuna di poter giocare nel massimo campionato italiano, in una delle migliori squadre, rischia di rovinare il sogno di una vita. Non c’è pace per il club bianconero che, dopo aver affrontato la penalizzazione di 10 punti, al termine dello scorso campionato e l’esclusione definitiva di Paul Pogba dall’organico della squadra per doping, è costretta ad affrontare l’ennesima gatta da pelare di quest’anno solare che sembra non finire mai.
Proprio oggi altri due calciatori sono stati raggiunti da un avviso di garanzia: durante il ritiro della Nazionale a Coverciano, i carabinieri hanno consegnato a Zaniolo e Tonali un avviso di inizio indagini sul loro con