Di Lorenzo Bon. Il buio della notte in provincia di Reggio Calabria si è tramutato in un’oscura tragedia, la dottoressa Francesca Romeo, stremata dopo il suo turno di lavoro come guardia media presso il Santa Cristina in Aspromonte, è stata uccisa in un agguato mortale. Mentre con la sua automobile tornava alla sua abitazione con affianco suo marito, anche lui medico, una raffica di proiettili è piovuta addosso alla coppia, in una serata carica di fatica e dedizione per la nazione.

Francesca si è spenta a 67 anni sulla strada sp 02, uno di quei proiettili è stato fatale, due persone nascoste nel terreno circostante la stavano aspettando, alla fine di una curva a gomito, pronte a colpire proprio quella automobile.Il marito si è salvato con un colpo di striscio sul braccio, rimanendo sconvolto dall’accaduto per il momento non ha rilasciato interviste .Sul luogo al momento stanno intervenendo gli agenti del Commissariato di Taurianova e si cerca di gettare luce su quella notte buia. Il dubbio della criminalità organizzata si sta facendo largo nella mente dei cittadini, anche se le forze dell’ordine sembrano aver escluso questa pista.

Una dottoressa che, con la sua dedizione, ha illuminato i sentieri oscuri della malattia è stata spezzata da una notte buia.In questo scenario di insicurezza e tristezza emerge la richiesta di più tutela per i cittadini. La morte di Francesca  invita i cittadini non solo al lutto, ma anche alla riflessione su come preservare la fiamma della speranza in un mondo che talvolta sembra perdersi nell’oscurità.