Di Jasmine Natalini. Il corso di giornalismo televisivo: un corso fuori dagli schemi per i futuri “giornalisti di vita”.

La fine del corso di giornalismo televisivo è vicina, la fine di un percorso durato 3 mesi che mi ha permesso di scoprire una parte di me che ancora non conoscevo. Sembrerà assurdo per una ragazza di 20 anni dire questa frase ma credo veramente che il corso del professor Palma mi ha in un certo senso aiutata a trovare la mia strada. Mi ricordo ancora il primo giorno di lezione, ero spaesata, emozionata proprio perché la lezione che stavo seguendo era completamente diversa da quelle che avevo frequentato fino a quel momento: non era una lezione monotona ma bensì coinvolgente, suggestiva, esaltante e talmente emozionante che il professore era riuscito ad attirare l’attenzione di più di 50 studenti. Grazie a questo corso ho conosciuto ragazzi e ragazze fantastici che con i loro racconti di vita mi hanno cambiata nel profondo e che con il passare delle lezioni sono diventati i miei “compagni di viaggio”. Ognuno di noi rappresenta una redazione e come ogni giornale non può esistere senza redazioni noi non possiamo esistere senza uno di noi. Siamo passati dall’essere dei semplici colleghi ad essere una squadra, una famiglia.

All’interno di questo percorso offerto dal professore ognuno ha la possibilità di scegliere un settore di cui occuparsi ovvero la redazione a cui appartenere, in modo tale da riempire il giornale in tutti i suoi ambiti e secondo me il fatto che ogni studente possa scegliere cosa comunicare è una cosa molto bella, significativa.

A voi futuri studenti del corso di giornalismo televisivo ci tengo a dirvi solo una cosa: avete presente tutti i corsi universitari caratterizzati per la loro monotonia e durante interminabile? Dimenticatevi tutto questo! Aspettatevi di emozionarvi, interessarvi, appassionarvi, incuriosirvi, intrigarvi. Scordatevi i libri giganteschi ,di oltre 600 pagine, che solo a guardarli chiusi potreste rischiare di non dormire per settimane, qui si impara attraverso le storie che ognuno, compreso il professore racconta, tramanda. In questo corso si impara il giornalismo di vita e fidatevi non è un concetto che può essere imparato all’interno di un semplice libro, perché esso si trova dentro ognuno di noi, in ogni angolo, in ogni cosa.

Ci tengo a precisare che anche se non sono previsti libri per questo corso non vuol dire che non avrete niente da fare, anzi tutto il contrario avrete a che fare con Pensieri, Dibattiti, inchieste, video rubriche, telegiornali e poi ancora opinioni, considerazioni, commenti ai film e questo con il solo scopo di far trovare ad ognuno di voi il proprio spirito critico. In sostanza un percorso che vi farà crescere sotto svariati punti di vista, un percorso alternativo ,come ho detto prima, alla monotonia dei corsi universitari. Per quanto mi riguarda ci tengo a ringraziare Il professore che in questo lungo percorso è stato una guida e che con il suo “carpe diem” ci ha spronato ad esprimere sempre il nostro potenziale. Un docente preparato, cordiale, gentile e come si definisce egli stesso un “compagno di viaggio” che a suon di non mollare l’osso ha tirato fuori l’anima, la forza, la grinta di ogni suo studente. Personalmente ho amato partecipare alle sue lezioni, il lunedì e il venerdì mi mettevo sempre seduta in prima fila per poter ascoltare, intervenire, esprimere la mia opinione e nonostante la durata e l’orario del corso non mi è mai capitato di distrarmi, annoiarmi o di sentirmi stanca. In sostanza un corso che ha valorizzato sia la libertà di espressione che di pensiero, che ha insegnato ad ognuno di noi l’importanza della collaborazione e infine ha permesso a noi tutti di arrivare a scrivere degli articoli con la pancia e a comunicare con la nostra anima. A voi futuri studenti posso assicurarvi che uscirete da questo corso cresciuti sia professionalmente che umanamente. In conclusione ci tengo a ringraziare un’altra figura professionale altrettanto importante quella di Simone ferri. Simone, l’assistente del professore, è stato una risorsa fondamentale per tutti noi: sempre disponile, gentile e sopratutto professionale.

Siete pronti al confronto? Ad emozionarvi? Alla pelle d’oca costante? Ad avere il coraggio di non chiudere mai gli occhi davanti a realtà dure? E sopratutto a non prendervela mai d’aceto?

Se siete pronti ,a voi futuri giornalisti di vita, vi auguro buona fortuna per questo bellissimo viaggio che vi aspetta.

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