Di  Eleonora Del Signore. “Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.

I versi della poesia di Cristina Torres Cácere hanno accompagnato la chiusura del 2023,diventanto il manifesto contro il femminicidio, dopo il tragico evento dell’omicidio della ragazza ventiduenne, Giulia Cecchettin, uccisa per mano del ex fidanzato Filippo Turetta.

Questo fatto di cronaca nera ha smosso tutta la nazione, creando un circolo di sensibilizzazione per la parità di genere, attraverso proteste e manifestazioni, le chiamate al  1522 (servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri è gratuito, attivo 24 ore su 24 e accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.) si sono triplicate, le donne che hanno denunciato gli abusi si sono sentite appoggiate e sostenute in questo duro momento della loro vita.

Eppure tutto questo non è bastato, il 2024 conta già 20 femminicidi.

Donne rimaste vittime semplicemente perché donne che volevano amare e farsi amare.

Quindi oggi ci chiediamo: dove sono le leggi che tutelano le vittime degli abusi e della violenza di genere?  quali sono le proposte per l’istruzione e la rieducazione? Dove sono i fondi stanziati per i centri antiviolenza ? In Italia i fenomeni  del Maschilismo sono subdoli e ben radicati nella società, nascosti e tutelati da un velo di ipocrisia che ristagna nelle parole di promesse mai mantenute.

Ancora oggi  viene addossata la responsabilità della violenza subita ad una donna, solo perché vestita in maniera considerata provocante, oggi si giustificano le molestie e gli abusi verbali come scherzi e ironia alla quale una donna deve stare, oggi una donna si trova ad essere oggetto e mezzo di scopi pubblicitari perché deve sedurre,  oggi una donna per lavorare deve affrontare colloqui in cui si valuteranno le proprie competenze e conoscenze al pari del voler diventare mamma e mettere su famiglia.

La nostra società va rieducata al rispetto reciproco, alla tutela dell’individuo e all’amore quello che va oltre le convenzioni, il genere, la religione e l’orientamento sessuale, solo così si potranno seminare le nuove basi per una società in qui i diritti e i doveri delle donne sono al pari di quelli degli uomini.